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Architetto suicida all’ufficio imposte: “Volevate la mia pelle, ora l’avete”

Un architetto 55enne si è suicidato perché sopraffatto dai debiti: doveva al fisco circa 26 mila euro. L’accaduto ha sconvolto impiegati e testimoni dell’ufficio imposte di Créteil, nella periferia parigina, dove l’uomo si è tolto la vita.
A cura di Carmine Della Pia
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suicidio creteil

Si è tolto la vita lasciando un laconico bigliettino: “Volevate la mia pelle, ora l’avete”. Un architetto francese di 55 anni si era recato presso l’ufficio imposte di Créteil, periferia di Parigi, ieri pomeriggio. Aveva scambiato un paio di battute con un impiegato allo sportello, prima di raggiungere il cortile dello stabile e spararsi alla tempia con una calibro 38. Padre di due figli, l’architetto era perseguitato dai debiti: doveva al fisco 26 mila euro.

Impiegati e testimoni sconvolti per l'accaduto

Alcuni testimoni hanno riferito di aver udito una forte detonazione che aveva sconvolto la routine di un giorno feriale come un altro. “E’ vero che le persone che vengono qui sono spesso snervate, ma una cosa del genere non l’avevamo mai vista”, ha raccontato un uomo presente all’ufficio imposte di Créteil al quotidiano francese ‘Le Figaro’.

La vicina dell’architetto 55enne, invece, ha riferito che l’uomo, suicidatosi nel cortile dell’edificio francese, aveva molti debiti da sanare, circa 26 mila euro: “Tutti i giorni riceveva raccomandate con l’intestazione ‘Centre des impots’. Sembrava martoriato dai debiti”. Sull’episodio è stata aperta un’inchiesta e sul cadavere dell’uomo sarà disposta un’autopsia, nonostante gli inquirenti siano certi che l’architetto non volesse far male a nessuno, se non a sé stesso.

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