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Architetto fu licenziato 21 anni fa: ora il Comune deve riassumerlo

Baldo Chioran, architetto 57enne, dopo 21 anni potrà essere assunto dal Comune di Stazzema (Lucca). Aveva sostenuto un periodo di prova nel 1994 e poi era stato allontanato. Dopo tutti questi anni la giustizia ha stabilito che quel posto gli spettava.
A cura di S. P.
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Il Comune di Stazzema (Lucca) dopo ventuno anni deve riassumere e risarcire l’architetto Baldo Chioran, che nel lontano 1994 fu allontanato dopo un periodo di prova di un anno. La vicenda giudiziaria è andata avanti per oltre venti anni e si è conclusa solo qualche giorno fa con il Consiglio di Stato che, di fatto, ha confermato il giudizio del Tribunale amministrativo regionale che nel 1995 aveva dato ragione al dipendente oggi 57enne. “È vero, sono più vicino alla pensione — ha detto sorridendo l’architetto al Corriere —. Ma i magistrati hanno deciso il reintegro e io sono pronto a iniziare il lavoro che mi spetta”. Chioran ha ammesso che non è stato facile andare avanti in questi lunghi anni, ma è anche vero che adesso la situazione è complicata anche per il Comune dato che la sentenza comporterà un esborso considerevole e a farne le spese saranno i cittadini e i servizi comunali. Non a caso il sindaco ha promesso una nuova battaglia legale e un ricorso alla Corte di Giustizia europea. Anche perché si parla di una somma vicina al milione e mezzo di euro.

Da parte sua l’architetto ha detto di essere soddisfatto ma anche provato: “Da allora non sono mai più tornato a Stazzema. Per me è stata un’esperienza dolorosa, choccante. Non solo per la lunghezza dei tempi, ma anche per le accuse e le maldicenze da cui mi sono dovuto difendere”. Come ricostruisce il Corriere Chioran, infatti, al termine dell’anno di prova fece ricorso al Tar per l’irregolarità della risoluzione del rapporto e si rivolse anche alla Procura per denunciare che durante il suo incarico all’Ufficio tecnico l’amministrazione comunale aveva affidato le pratiche più delicate a un consulente esterno. Trovò dunque che qualcuno aveva firmato, con il suo nome, tre atti per ottenere dal ministero dell’Interno un finanziamento da un miliardo e 300 milioni di lire. L’architetto presentò una perizia calligrafica, ma la Procura ne chiese il processo per calunnia. Processo che si è concluso dopo nove anni con una assoluzione. Chioran chiese comunque di indagare per scoprire chi era l’autore dei falsi, ma il procedimento si esaurì per prescrizione. Adesso il Consiglio di Stato ha trasmesso gli atti alla Procura regionale della Corte di conti per capire se quell’incarico esterno di 21 anni fa e quelle firme false abbiano provocato un danno all’Erario.

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