Arachidi non dichiarate, crema di nocciole richiamata dai supermercati. L’allerta del Ministero
Non solo i prodotti Kinder Ferrero. Sul proprio sito ufficiale il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo anche della crema di nocciole “Come mi vuoi nuts emotion” con Nocciole Italiane in vasetto da 330 grammi. Sull’avviso non è riportato il marchio di identificazione dello stabilimento o del produttore, mentre sia il nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato, sia il nome del produttore è Socado S.r.l., con sede dello stabilimento in via Spagna 20 a Villafranca di Verona. Il lotto di produzioni interessato dal richiamo è il numero L22P013653 con data di scadenza al 24/08/2023.
Il motivo del richiamo è legato alla possibile presenza di allergeni, cioè arachidi non dichiarate in etichetta. Nelle avvertenze si avvisano le persone allergiche alle arachidi di non mangiare il numero di lotto sopra indicato del prodotto in questione, bensì di restituirlo presso il punto vendita di acquisto. Naturalmente si precisa che per chi non è allergico alle arachidi non c’è nessun problema, il prodotto in questo caso può essere consumato tranquillamente.
L’allergia alle arachidi consiste in una reazione dell’organismo a due proteine in particolare che sono contenute nelle arachidi, appunto. Si tratta di un’allergia molto comune, ma anche grave e di lunga durata. I sintomi possono essere molto gravi: difficoltà a respirare, gonfiore della gola, pallore, vertigine, calo di pressione e svenimento.
Non si tratta della prima allerta alimentare legata alla possibile presenza di un allergene. Nell'ultimo periodo abbiamo scritto del richiamo di un singolo lotto del Cous Cous 4 cereali biologico di Nuova Terra e di quello di un formato di pasta di mais e grano saraceno, quattro formati di pasta di riso integrale e un formato di pasta di riso integrale e canapa venduti a marchio Bio in, di quello relativo alla pasta integrale a marchio Consilia che viene prodotta dal Pastificio Lucio Garofalo S.p.A., a ottobre invece era toccato a un lotto di würstel di puro suino venduto con i marchi Bonazza, Becher e Bona Die; mentre in precedenza a un lotto di cannella in polvere prodotto da un’azienda con sede nel Regno Unit