video suggerito
video suggerito
L'omicidio di Elisa Claps

Apre in Congo un ambulatorio medico intitolato a Elisa Claps, il fratello Gildo: “Realizzeremo il suo sogno”

Elisa Claps, la 16enne uccisa da Danilo Restivo a Potenza nel 1993, sognava di diventare una dottoressa e di lavorare in Africa. Nel 31esimo anniversario della sua morte aprirà nella Repubblica democratica del Congo un ambulatorio che porterà il suo nome. A dare la notizia è stato il fratello della ragazza, Gildo.
A cura di Eleonora Panseri
126 CONDIVISIONI
Gildo Claps e sua sorella Elisa
Gildo Claps e sua sorella Elisa
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Avrebbe voluto diventare una dottoressa e lavorare in Africa Elisa Claps, la 16enne uccisa a Potenza il 12 settembre 1993 da Danilo Restivo. Soltanto il 17 marzo i suoi resti vennero ritrovati nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità, il luogo dove la ragazza venne assassinata.

Ma nel 31esimo anniversario della sua morte, Elisa Claps è riuscita a coronare il suo sogno. Giovedì 12 settembre verrà inaugurato a Goma, nella Repubblica democratica del Congo, un ambulatorio che porterà il suo nome.

A dare la notizia è il fratello di Elisa, Gildo, che più di tutti, insieme alla mamma Filomena, ha lottato per sapere la verità sula scomparsa e la morte della sorella. "Con quest'ambulatorio realizziamo il suo grande desiderio. Tutto in modo veloce, grazie alle Ong che ci hanno affiancato", ha raccontato in un'intervista al Corriere della Sera.

Immagine

"Pensi che appena un anno fa davamo l‘annuncio dell'iniziativa partendo con il nostro contributo iniziale, il compenso ricevuto per la collaborazione alla sceneggiatura della serie ‘Per Elisa – il caso Claps', e oggi siamo pronti, dopo aver raccolto in poco meno di un anno più di 50mila euro", ha spiegato ancora.

Purtroppo Gildo e Gianmarco Saurino (l'attore che lo interpreta nella serie tv, ndr) non potranno essere presenti all'inaugurazione. "Avevamo anche preso i biglietti ma la Farnesina ci ha sconsigliato di partire, un po' per la recrudescenza del conflitto armato che ha determinato una grave crisi umanitaria e un po' per il focolaio del vaiolo delle scimmie. – ha detto Claps – Faremo comunque un evento a Potenza, ci manderanno il video dell'inaugurazione e ci collegheremo in diretta con gli operatori".

Dice di essere innocente l’uomo che ora si trova in una cella di isolamento in Italia e che è stato condannato in primo grado per l’omicidio della studentessa Elisa Claps. “Voglio raccontare la mia verità, voglio che si rinnovi il dibattimento”.
Danilo Restivo, l'assassino di Elisa Claps

La serie, andata in onda sulla Rai, è stata una più viste su Netflix nel 2024. "È una storia che è entrata nel profondo della coscienza collettiva vuoi per le modalità in cui si sviluppa, vuoi per la figura dell'assassino che ha continuato ad uccidere", ha detto Gildo Claps, tentando di spiegare questo successo.

"E poi il prodotto realizzato era di grande qualità e gli attori si sono talmente sentiti partecipi della vicenda da avere quasi una sorta di transfert. E questo il pubblico l'ha percepito. È stata la serie tv più aderente alla realtà che sia mai stata realizzata".

Nell'intervista il fratello di Elisa ha detto che continua a pensare tanto alla sorella e a immaginarla adulta: "Mi capita tante volte, in tanti momenti della giornata, quando vedo una donna della sua età, oggi, oppure una ragazza di 16 anni". La ricerca della verità sul caso dell'omicidio della sorella è stata lunga ed estremamente dura.

Immagine

"Man mano nel corso degli anni però la nostra comunità ha preso consapevolezza di quanto accaduto, manifestando grande solidarietà soprattutto nei confronti di mamma.- ha riconosciuto Gildo – Non dimenticherò mai gli oltre 10mila studenti che per le vie cittadine urlavano il nome di Elisa".

La Chiesa della Santissima Trinità di Potenza, dove fu ritrovato il corpo mummificata di Elisa, è stata riaperta nonostante l'opposizione della famiglia. "So che è frequentata ma in sordina, ci vanno le persone molto anziane che vivono nel centro storico. Comunque non è parrocchia. Negli ultimi tempi è cambiato il vescovo, c'è stato anche qualche segnale di riconciliazione. Staremo a vedere", ha spiegato.

Da un punto di vista giudiziario il caso può essere definito ‘chiuso', Claps però aggiunge: "A me però non interessa l'aspetto giudiziario, mi interessa che venga restituita la verità storica della vicenda con tutte le complicità, le coperture e le omissioni che ci sono state", ha voluto precisare Claps.

Nell'intervista Gildo ha anche parlato dell'assassino della sorella, Danilo Restivo. "Le sue responsabilità nessuno può metterle in dubbio. Credo che al di là di una condanna che lo tiene detenuto in Inghilterra l'opinione pubblica il suo giudizio l'abbia già espresso".

126 CONDIVISIONI
54 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views