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Appello dell’Oms: “Prossimi mesi saranno difficili, i governi agiscano ora per evitare altri morti”

Secondo il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus “siamo in una fase critica della pandemia di Covid-19, in particolare nell’emisfero settentrionale. I prossimi mesi saranno molto difficili e alcuni Paesi si trovano su una strada pericolosa. Chiediamo ai leader di agire immediatamente, per evitare ulteriori morti inutili”.
A cura di Ida Artiaco
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"Chiediamo ai leader di agire immediatamente, per evitare ulteriori morti inutili, il tracollo dei servizi sanitari essenziali e la chiusura, di nuovo, delle scuole". A parlare è il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che nel corso del suo briefing sulla pandemia di Covid-19 a Ginevra ha fatto un appello ai leader mondiali mentre continuano ad aumentare i contagi, ed anche le vittime, del Coronavirus. "Siamo in una fase critica della pandemia di Covid-19, in particolare nell'emisfero settentrionale. I prossimi mesi saranno molto difficili e alcuni Paesi si trovano su una strada pericolosa", ha spiegato il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità. "Troppi Paesi stanno assistendo a un aumento esponenziale dei casi di Covid e questo sta ora portando a ospedali e unità di terapia intensiva al massimo delle capacità oppure oltre, già in ottobre", ha aggiunto.

"Come ho detto a febbraio e lo ripeto oggi: non è un'esercitazione", ha detto ancora Ghebreyesus facendo il punto della situazione a livello mondiale. Già ieri aveva affermato che "non è mai stato così chiaro che la salute è una scelta politica ed economica. Negli ultimi 20 anni i Paesi hanno investito molto nella preparazione per attacchi terroristici, ma relativamente poco nella preparazione all'attacco di un virus che, come ha dimostrato la pandemia di Covid-19, può essere molto più mortale, dirompente e costoso. Questa non sarà l'ultima pandemia. Ma quando arriverà la prossima, il mondo dovrà essere pronto". Intanto, secondo i dati della Johns Hopkins University, i contagi a livello globale sono arrivati a 41.866.558, con gli Stati Uniti ancora al primo posto per numero di infezioni, mentre sono 1.139.296 le vittime.

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