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Appassionato di softair: 21enne muore mentre gioca alla guerra

Alex Fabris, di Povoletto in provincia di Udine, è stato stroncato dalla malattia al cuore di cui soffriva, mentre in tenuta mimetica e armi (finte), si dedicava a una delle sue passioni. Inutili i tentativi di rianimarlo.
A cura di B. C.
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Aveva solo 21 anni Alex Fabris, di Povoletto, in provincia di Udine. E’ morto mentre con gli amici si dedicava a una delle sue passioni, il softair, come scrive il Messaggero Veneto: bardato di mimetica e con lo zainetto pieno di attrezzature militari in spalla, aveva incontrato i suoi compagni nei campi di Qualso e, insieme, avevano simulato la guerra. All’improvviso lo hanno visto accasciarsi al suolo. A tradirlo è stato il cuore. “Lo ha tradito nel pieno della giovinezza – scrive Luana de Francisco -. Stroncandogli una sua vita alla quale aveva sempre guardato con gioia ed entusiasmo. Una morsa micidiale al petto, la perdita di coscienza e la caduta a terra. Poi, rapida e implacabile, la morte”. Prima gli amici hanno cercato di rianimarlo, poi lo staff sanitario del 118. Ma ogni tentativo di soccorso è risultato inutile. È toccato ai carabinieri della stazione di Feletto (supportati nel primo intervento dai colleghi della stazione di Udine), avvertiti subito e accorsi mentre le operazioni di rianimazione erano ancora in corso, ricostruire la dinamica della mattinata. Alex è stato stroncato dalla malattia al cuore di cui soffriva.  Gli accertamenti condotti dai militari dell’Arma nelle ore successive il decesso e l’arrivo sul posto del medico che aveva il ragazzo in cura lo hanno confermato. Inutile eseguire l’autopsia, secondo il magistrato di turno, Luca Olivotto.

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