Appalti manipolati a Reggio Calabria: 9 arresti e 8 milioni sequestrati (VIDEO)
La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha emesso 9 ordinanze di custodia cautelare e sequestrato beni per 8 milioni di euro. L'inchiesta "Ceralacca" ha coinvolto circa 150 militari, al lavoro per smascherare un'associazione a delinquere che si occupava di manipolare gli appalti pubblici. Si tratta di una stretta collaborazione tra funzionari pubblici e imprenditori, uno scambio fitto di informazioni atto alla manipolazione delle gare d'appalto. La GdF ha eseguito perquisizioni in Provincia di Milano, Sondrio, Catanzaro, Crotone, Cosenza e Reggio Calabria. I 9 indagati sono accusati di associazione a delinquere, turbata libertà degli incanti, corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio. Otto milioni di beni sequestrati, tra cui auto di lusso e le società autrici della truffa.
Offerte truccate per le gare d'appalto a Reggio Calabria – L'operazione "Ceralacca" è condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria. Nove gli arrestati, tra cui 3 funzionari della società che gestisce le risorse idriche in Calabria, la ‘Sorical', un funzionario della Provincia di Reggio, un usciere della stessa provincia e 4 imprenditori. I funzionari pubblici consentivano agli imprenditori l'accesso ai documenti inerenti le offerte delle varie ditte partecipanti alle gare d'appalto. In tal modo, era possibile scoprire le offerte ed inserire, quindi, quella che avrebbe garantito loro la vittoria. I documenti venivano portati dagli imprenditori nei propri uffici e venivano aperti dopo la rimozione della ceralacca (ecco spiegato il nome dell'operazione). L'inchiesta è iniziata lo scorso anno, in agosto, per terminare qualche mese fa. Le tre società che avrebbero vinto le gare d'appalto grazie ai brogli eseguiti sono state sequestrate.
