Trovato morto nel pozzo, tutta la famiglia arrestata: “Cacciavano chiunque si avvicinasse alla casa”
"Era da gennaio che tutti si chiedevano che fine avesse fatto Beppe. I parenti avevano provato a telefonare a casa, ma il genero e la moglie dicevano che stava bene. Avevano provato ad andare a casa per controllare ma li hanno cacciati via. Non volevano persone intorno all'abitazione, li hanno anche diffidati". Così parlano a Reggio Online i vicini di Giuseppe Pedrazzini, il 77enne agricoltore trovato morto in un pozzo davanti la sua abitazione di Toano, in provincia di Reggio Emilia. In carcere sono finiti la figlia, il genero e la moglie. I primi due sono accusati di omicidio, occultamento del corpo e sequestro di persona. La moglie deve invece rispondere di occultamento di cadavere. Non si avevano notizie di Giuseppe da gennaio, spiegano i vicini. "Siamo sconvolti. Questa è una comunità piccola e sono cose che toccano". E un altro: "Lo conoscevo bene, veniva spesso al bar dove giocava a carte. Spero solo nella fatalità, che sia andato lui nel pozzo. Non voglio pensare ad altro".
Giuseppe Pedrazzini: arrestati la figlia, il genero e la moglie
Da tempo l'uomo non si vedeva più per Cerrè Marabino, frazione del Comune di Toano dove risiedeva insieme alla moglie, alla figlia e al genero. Un'assenza che ha messo in allarme amici, vicini e parenti dell'uomo, abituati a vederlo in giro, tra il lavoro di contadino e i consueti appuntamenti al bar. Le tre sorelle, i nipoti e il fratello cercavano di mettersi in contatto con lui da mesi, senza successo. Secondo quanto raccontato dai vicini di casa dell'uomo, il genero di Giuseppe Pedrazzini si arrabbiava con chiunque si avvicinasse all'abitazione. Il mantra era sempre lo stesso: "Giuseppe sta bene". Ma del 77enne nessuna traccia. Fino a che i parenti non hanno chiamato i carabinieri, chiedendo di indagare. Il corpo dell'uomo è stato trovato nel pozzo davanti l'abitazione, a riconoscerlo è stato la moglie. Quest'ultima, il genero e la figlia sono stati arrestati e adesso si trovano in carcere. Non hanno risposto alle domande degli inquirenti, preferendo il silenzio. S'indaga sul movente, attualmente sconosciuto.