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Anziano muore in ospedale. La sua salma rimane in obitorio per 8 mesi

È deceduto nell’ospedale di Lagosanto, in provincia di Ferrara, all’età di 87 anni ma per otto lunghi mesi nessuno si è fatto avanti per reclamare la sua salma. Neppure l’unico figlio. Ora sarà lo stesso Comune a provvedere alla sepoltura “vista con rammarico la totale indifferenza dei familiari”.
A cura di Biagio Chiariello
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È deceduto in ospedale all’età di 87 anni, ma per otto lunghi mesi nessuno si è fatto avanti per reclamarne i resti mortali. Per questo motivo, sarà il Comune di Lagosanto, in provincia di Ferrara, a provvedere alla sepoltura dell'uomo, residente nella vicina Comacchio, morto il 4 gennaio per cause naturali e la cui salma da allora si trova in una cella frigorifera dell'ospedale del Delta,nella stessa città di Lagosanto. Nessun parente si è presentato all'obitorio, nemmeno l'unico suo figlio, come scrive il Resto del Carlino.

Gli accertamenti compiuti dagli enti locali in collaborazione con l’Ausl hanno assicurato che l’anziano non risultava negli elenchi delle persone indigenti e quindi non era seguito da nessun servizio sociale del piccolo centro nel ferrarese. “Vista con rammarico la totale indifferenza dei familiari, è stata predisposta la delibera di giunta per procedere alla sepoltura della salma” afferma il sindaco di Lagosanto, Manuel Masiero, in una nota ufficiale. Per la sepoltura dell'87enne si è fatta avanti una ditta locale di onoranze funebri, che si è anche detta disponibile a pagare le essa tasse. A tal proposito il sindaco di Comacchio, Marco Fabbri, ha sottolineato “il grande senso civico di questi imprenditori”.

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