video suggerito
video suggerito
Covid 19

Antonio, il volontario italiano del vaccino di Oxford: “Sto bene e sono sereno dopo il richiamo”

Antonio Metastasio, 44enne psichiatra del National Health britannico di origine teramana, è uno dei 50mila volontari del vaccino anti-Covid di AstraZeneca e Università di Oxford che ieri ha ricevuto il richiamo. A FAnpage.it ha raccontato: “Sto benissimo, non ho mai avuto alcun problema. Vivo la mia vita normalmente, devo solo sottopormi a tampone una volta a settimana. Speriamo che questo antidoto sia la risposta al Coronavirus”.
A cura di Ida Artiaco
198 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Sto benissimo, non ho mai avuto alcun problema. Vivo la mia vita normalmente, devo solo sottopormi a tampone una volta a settimana. Per il resto, tutto come al solito". Ha la voce serena al telefono Antonio Metastasio, 44 anni originario di Teramo e attualmente psichiatra del National Health britannico, che è tra i 50mila volontari che stanno partecipando alla sperimentazione del vaccino anti-Covid di AstraZeneca e Universirà di Oxford. Due figli, vive nel Regno Unito, a Cambridge precisamente, da circa 15 anni e ha raccontato a Fanpage.it come sta procedendo la sua esperienza. Per altro, proprio ieri Antonio ha ricevuto la dose di richiamo dell'antidoto, che gli è stato somministrato presso l'Addenbrooke's hospital di Cambridge. Lo studio si svolge in ‘doppio cieco', in base al quale né il volontario né i medici sanno la vera natura della sostanza iniettata, se si tratti del vaccino vero e proprio o di un placebo.

Al momento non è previsto un secondo richiamo per lui. "Non sappiamo molto – ha detto Metasasio a Fanpage.it -. Tutto però può cambiare da un momento all'altro. Anche all'inizio dovevo avere una sola dose di vaccino ma poi hanno deciso di procedere anche al richiamo". Antonio è rimasto sereno anche quando ha saputo che la sperimentazione del vaccino AstraZeneca-Oxford aveva subito una piccola battuta d'arresto con la sospensione delle successive vaccinazioni dopo che un volontario aveva avuto una "reazione avversa": "Non mi sono preoccupato, un caso su 50mila può succedere ed infatti tutto è tornato come prima. Io non ho alcun problema e anche a livello globale credo che lo studio stia procedendo bene. La mia vita non è cambiata, l'unica cosa che ho da fare in più è sottopormi al tampone una volta a settimana". Sul perché ha deciso di partecipare alla sperimentazione, Antonio non ha dubbi: "Credo che sia molto interessante e utile per l'umanità intera. Ho voluto dare il mio contributo, anche perché essendo un soggetto sano e adulto potevo farlo. Spero davvero che questo antidoto possa superare la fase 3 ed essere distribuito per sconfiggere il Coronavirus".

198 CONDIVISIONI
32834 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views