Antonino Speziale libero, ha scontato la pena per l’omicidio dell’ispettore Filippo Raciti
Torna ad essere un uomo libero Antonino Speziale, l'ultrà del Catania condannato per l'omicidio dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti, morto durante i violenti scontri tra agenti e ultras della squadra di calcio siciliana fuori dallo stadio del capoluogo etneo il 2 febbraio del 2007. Speziale infatti ha finito di scontare la sua condanna a otto anni e otto mesi di reclusione per omicidio preterintenzionale e nelle prossime ore sarà scarcerato. Per lui dovrebbe essere l'ultima notte in carcere prima della liberazione prevista martedì. Il 25enne ha scontato l'intera pena inflittagli dal giudice minorile in carcere perché tutte le istanze presentate dal suo legale per anticipare la scarcerazione traverso misure alternative sono state rigettate
Speziale, che è stato giudicato da minorenne perché all’epoca dei fatti aveva appena 17 anni, aveva chiesto anche i domiciliari per motivi di salute ma il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta. Speziale tornerà libero mentre torna alla ribalta l'ipotesi della sua innocenza sempre rigettata dai giudici nei tre gradi di giudizio e nelle successive richieste di revisione del processo. Secondo la Difesa diverse testimonianze concorderebbero le fatto che ad uccidere l'ispettore Raciti quella notte non sarebbe stato il colpo di un sotto-lavello lanciato dal giovane ultrà ma il fortuito incidente con un mezzo della stessa polizia che, in retromarcia per sfuggire alle pietre e alle bombe carta dei tifosi, avrebbe schiacciato l’ispettore.
Secondo la ricostruzione dell’accusa però quella maledetta sera del 2 febbraio del 2007 a uccidere l'agente è stata una lesione mortale al fegato causata proprio un sottolavello in lamierino lanciato da Speziale che ha centrato Raciti. Un gesto avvenuto per sfondare il cordone di protezione delle forze dell’ordine che si frapponevano tra le due tifoserie per impedire il contatto con i supporter del Palermo. L’ispettore di polizia nonostante i soccorsi immediati, morì dopo il ricovero nell’ospedale Garibaldi di Catania