Antonella Lopez uccisa per errore a Molfetta, arrestato il rivale del killer: “Anche lui era armato”
Due giovani di 21 e 29 anni sono stati arrestati dai carabinieri di Molfetta su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Bari. Entrambi sono accusati di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco aggravati da metodo e agevolazione mafiosa e sarebbero collegati alla morte di Antonella Lopez, la 19enne uccisa per errore in una discoteca di Molfetta.
Eugenio Palermiti e Savino Parisi "junior", nipote del boss del quartiere Japiglia di Bari Savinuccio, sarebbero stati presenti nel locale di Molfetta teatro dell'omicidio tra il 22 e il 23 settembre. Secondo quanto emerso dalle indagini, quella sera ad essere armato non era solo Michele Lavopa, 21 anni, accusato dell'omicidio della 19enne e del tentato omicidio di altre 4 persone, ma anche Palermiti, ovvero il suo bersaglio mancato, rimasto gravemente ferito. L'arma che aveva con sé sarebbe stata nascosta e non più ritrovata.
Parisi "junior" invece avrebbe tenuto con sé altre due armi. Una di queste sarebbe stata introdotta mesi prima in una discoteca di Bisceglie con la complicità di alcuni buttafuori del locale. La sera dell'omicidio, secondo quanto emerge dalle indagini, Palermiti e i suoi amici entrarono "senza pagare e con prepotenza" nella discoteca di Molfetta, incrociando la comitiva di Lavopa.
La situazione sarebbe degenerata e Palermiti avrebbe portato la mano alla cintura, facendo pensare a Lavopa che stesse per estrarre un'arma. Il rivale ha quindi preceduto il gesto, aprendo il fuoco in mezzo alla folla. In questo modo avrebbe centrato per errore Antonia Lopez, morta poco dopo, e ferito gravemente altri 4 ragazzi.