Realizzare un video significa metterci il lavoro, le cicatrici e i sogni. Realizzare un video, e poi lanciarlo sul web, significa scegliere di mandare il proprio figlio in giro per il mondo, affinché gli altri vedano e giudichino le tue cicatrici e i tuoi sogni. Questo vale per me che giro e monto un video, e vale, ancora di più, per i protagonisti di ogni video, che scelgono di affidarsi ai miei occhi e al mio montaggio. Un ringraziamento ENORME va a loro.
E poi ci sono tutte le persone che con questi video interagiscono, raccontando la loro storia pubblicamente, fra i commenti, per sommare il proprio punto di vista, o per darne un altro. Un ringraziamento ENORME va anche a loro, perché rappresentano il senso della condivisione delle storie, il poter continuare a lavorare domandando, conoscendo meglio gli altri e perciò un po' meglio anche se stessi, leggendo i pezzi delle esistenze altrui. Perché è tutto un allontanarsi e un ritrovarsi.
È con questo spirito che ho scelto alcuni dei commenti al mio nuovo video "Anoressia e obesità: le storie senza censura di chi ne è uscito", e ho scelto di raccoglierli qui, in questo articolo. Perché è un po' il senso di questi commenti, raccontare se stessi pensando che la propria testimonianza possa servire anche ad altri, ed è un po' il senso del mio lavoro, e della mia vita, dare respiro alle storie che incrocio.
D. che si nascondeva nel garage di un supermercato e mangiava tutto, e poi le battute degli "amici":
E. che sta a casa perché uscire "fa troppo male". Ma domani uscirà, è una promessa:
T. che dà forza ad E. raccontandole la storia delle "due strafighe che hanno abbassato lo sguardo":
F. e il suo pacchetto di patatine, che oggi le servirà un po' meno:
A. e "il cibo che mi riempiva i sentimenti: solitudine, rabbia, noia":
V. che sta lottando e desidera guarire "più di ogni altra cosa". Forza V. forza!
S. che lo dice chiaramente: "è tanto più difficile affrontare il problema che mangiare un pezzo di torta…"
I. che ce l'ha fatta, ma ricorda tutto: "anche se prendevo 100 gr. di acqua il pensiero era come riuscire ad espellerli":
S. che si è salvata la vita riuscendo a chiedere aiuto "dopo un video come questo":
Il dolore di E. e il male di frasi come "se ingrassi ancora un po' ti verrà il culone":
C. che il 18 agosto avrà il suo primo appuntamento. Carissima C. in bocca al lupo!
"Nonostante la stazza sono invisibile a tutti", i 27 anni di lotta di T. Forza!
O. ci ricorda una cosa fondamentale: prima di criticare, qualsiasi critica, provare a camminare con le scarpe degli altri.
C. che ritrova la vita, e la dona, dopo "le notti fra il frigo e il cesso":
"Ho perso tutti gli amici, perché frequentarli avrebbe voluto dire mangiare fuori". Ma C. oggi ce l'ha fatta ed è una mamma e una donna nuova:
"Chiunque soffra va trattato con gentilezza" e "sorridi alla vita", gli insegnamenti che ci regala M.
"Mangiavo per colmare il vuoto emotivo". Ma poi F. ha chiesto aiuto e ne è uscita, e ci dona la sua storia:
