Annuncia sui social l’omicidio della compagna, poi si suicida: “Credeva che lei avesse un altro”
Ha programmato l'omicidio della compagna Giovanna Bonsignore pensando a un post Facebook da pubblicare poco prima del delitto. Un amico del 41enne ha provato a salvarla raggiungendo la sua abitazione prima dell'aggressione, ma per lei non vi era già più nulla da fare. Secondo quanto confermato a Fanpage.it da fonti investigative, Salvo Patinella era ossessionato dall'idea che la 44enne potesse avere una nuova relazione. L'arma del delitto sarebbe stata un bisturi preso dal 41enne nell'ospedale di Partinico, lì dove l'uomo lavorava come operatore socio sanitario.
Dopo aver ucciso la compagna con diversi fendenti nella sua abitazione di Villabate, l'uomo si è tolto la vita. I due sono stati ritrovati dai carabinieri, intervenuti sul posto dopo la telefonata di un amico del killer, in una pozza di sangue. In queste ore le forze dell'ordine hanno ascoltato le testimonianze conoscenti e vicini di casa secondo i quali i due litigavano di frequente nelle ultime settimane. Nulla però avrebbe fatto pensare a un epilogo così tragico.
"La nostra comunità è sconvolta – ha dichiarato il sindaco di Villabate, Gaetano Di Chiara -. Nel nostro comune tutti conoscevano Giovanna Bonsignore. Era una donna impegnata nel sociale che si è data molto da fare durante la pandemia. Si è anche candidata due volte al consiglio comunale. Non meritava la fine che ha fatto".
Di Chiara ha raccontato alla stampa di aver conosciuto Giovanna Bonsignore circa 20 anni fa, quando entrambi hanno iniziato a lavorare per il sociale. "Siamo davvero distrutti da quanto successo. Questa sera in segno di lutto farò spegnere le luminarie natalizie e proclamerò il lutto cittadino nel giorno dei suoi funerali.
Lo status di Facebook pubblicato dal 46enne sarebbe stato oscurato e il suo contenuto resta nelle mani delle forze dell'ordine che stanno effettuando accertamenti sull'omicidio.
"Chiedo in ginocchio umilmente scusa a Dio – scriveva Patinella online – Non riesco più a dormire, più a mangiare. Ero consapevole che avrei provato questo dolore per tutta la vita, arrivando alla follia e senza mai darmi una spiegazione per la perdita del mio unico amore Giovanna. Chiedo scusa ai miei genitori, alle nostre famiglie, alle sorelle e fratelli, ai nipoti, ma non di meno ai mie compari, per me come fratelli, persone uniche, meravigliose e speciali e a tutte le persone che ci hanno voluto bene. Nonostante il gesto atroce che io sto per compiere".
A carico di Patinella non risulterebbero denunce per maltrattamenti in famiglia.