Annuncia il suicidio via Whatsapp e mentre tutti lo cercano cambia idea e va alla sagra

Aveva detto agli amici di volersi suicidare, comunicandolo con vari messaggi su Whatsapp. Non sentendolo più, uno di loro ha fatto scattare l'allarme e dato il via alle ricerche, setacciando in un lungo e in largo Sant'Ambrogio di Valpolicella alla ricerca dell'amico Sandro Savoia, di 44 anni. Nei messaggi inviati, Savoia sosteneva di volersi buttare giù, nel canale Biffi della centrale idroelettrica della zona, perché da tempo non era più in grado di pagare gli alimenti alla ex moglie e al figlio, essendo disoccupato. Allertati quindi dall'amico preoccupato, i carabinieri di Bussolengo e i vigili del fuoco hanno subito puntato a cercarlo nel luogo in cui aveva comunicato poco prima di voler dirigersi per farla definitivamente finita e lì hanno trovato l'auto di Savoia con all'interno vestiti e scarpe.

Di primo acchito, quindi, i militari dell'Arma pensano di essere giunti ormai troppo tardi e che l'uomo si sia già buttato nel canalone della centrale. Non riuscendo però a trovare il cadavere, nemmeno con l'aiuto dei tecnici della centrale idroelettrica e dei sommozzatori dei vigili del fuoco, inizia a sorgere qualche dubbio nei soccorritori. In quegli stessi momenti, intanto, una donna anziana stava cercando di chiamare il 112 per bloccare un tentativo di furto all'interno della proprietà dei vicini di casa, fuori per ferie. Giunti subito sul luogo della tentata rapina e bloccato il presunto ladro, i carabinieri si sono trovati di fronte proprio al Savoia. L'uomo aveva trascorso tutta la serata alla sagra paesana e deciso, in seguito, di fermarsi a riposare nel giardino di una casa privata, venendo però scambiato per un ladro. Arrestato dai carabinieri per procurato allarme e violazione di domicilio, Sandro Savoia è stato condannato per direttissima dal giudice Guido Rossi a 10 mesi di carcere, pena sospesa.