Annullato l’ergastolo al boss Madonia per l’omicidio Nino Agostino, la famiglia: “Siamo sconvolti”
La Cassazione non ha confermato l'ergastolo al boss Nino Madonia, a processo con l'accusa del duplice omicidio del poliziotto Nino Agostino e della moglie incinta Ida Castelluccio avvenuto il 5 agosto del 1989 a Villagrazia di Carini in provincia di Palermo. Oggi 30 gennaio i giudici hanno annullato la condanna con il rinvio in Appello per il boss solo sulla morte dell'agente, e senza rinvio per quella della moglie. La Cassazione ha così accolto il ricorso degli avvocati Vincenzo Giambruno, Alessandro Tato Martorana, Valerio e Giorgio Vianello Accoretti.
In primo e secondo grado per Madonia era arrivata la sentenza all'ergastolo ma in Appello era caduta già l'aggravante della premeditazione per l'omicidio della moglie incinta. Nella sentenza i giudici avevano specificato che la donna non era nel mirino di Cosa Nostra e che quel giorno si trovava lì per caso. Ora la Cassazione ha rinviato la decisione ancora in Appello, si dovrà attendere la motivazione per capire il perché.
Il boss Nino Madonia non è l'unico imputato sul caso nell'ultimo periodo. Lo scorso ottobre era stato condannato al carcere a vita anche il boss Gaetano Scotto: quest'ultimo e Madonia dovevano difendersi dall'accusa si essere stati gli esecutori materiali dell'omicidio. Mentre è stato assolto Francesco Paolo Rizzuto amico di Agostino che rispondeva solo di favoreggiamento.
Dopo la decisione dei giudici di oggi la famiglia delle vittime si dice sconvolta: per loro è "l'ennesimo schiaffo in faccia alla mia famiglia. Non permettono ai miei nonni Vincenzo e Augusta e i miei zii Nino e Ida di riposare nella tomba", precisa Nino Morana, figlio di Flora, la sorella del poliziotto Nino Agostino, e nipote di Vincenzo, il padre del poliziotto diventato simbolo con la sua lunga barba della battaglia per conoscere la verità. Vincenzo Agostino è morto lo scorso aprile, poco anni dopo la morte della moglie: entrambi si sono battuti per avere giustizia. Vincenzo ha fatto in tempo ad assistere alla condanna di Madonia, ma la barba non se l'è mai tagliata perché per lui non era tutta la verità.
Il nipote Nino Morana aggiunge: "L'unico ‘commento positivo' è che i miei nonni non hanno assistito a questo terrificante annullamento. Ma io, la mia famiglia e tutti gli italiani onesti continuiamo a lottare".