Anita racconta la sua odissea: “La mia carrozzina distrutta durante il volo Bari-Cagliari”
Quella di Anita Pallara, 32enne barese con disabilità presidente di Famiglie Sma onlus, atrofia muscolare spinale, doveva essere una breve vacanza in Sardegna dopo due anni di fermo causa pandemia. Doveva perché in realtà, una volta messo piede in terra sarda, le ferie si sono trasformate "nel mio peggior incubo". All'arrivo all'aeroporto di Cagliari, la sua carrozzina elettrica, necessaria per muoversi in maniera autonoma, è stata consegnata "distrutta". "Prima del volo abbiamo smontato e imballato con cura la carrozzina" racconta Anita Pallara da Quartu Sant'Elena, nella città metropolitana di Cagliari. "Abbiamo prenotato il volo seguendo le varie procedure dedicate a persone con disabilità, mio padre si è trattenuto con alcuni operai dell'aeroporto di Bari per mostrare come togliere e mettere i freni alla carrozzina; ma nonostante ciò il mezzo mi è stato consegnato distrutto, inutilizzabile". Immediatamente Pallara ha proceduto con la compilazione del reclamo, denunciando inoltre sui social l'accaduto. "Si tratta del mio peggior incubo – ha spiegato – la carrozzina sono le mie gambe e le mie braccia, non è un banale oggetto. È come se da ieri improvvisamente mi avessero tagliato le gambe e le braccia, senza avvertirmi, senza anestesia. È un dolore e una violazione dei propri diritti e del proprio corpo inimmaginabile".
"Sincere scuse" da Ryanair
Secondo la società Aeroporti Puglia, "Le operazioni di imbarco della carrozzina sono state fatte secondo procedura e con la massima e dovuta attenzione" (ANSA) ma Pallara accusa Ryanair di non aver "uno spazio dedicato in stiva, le carrozzine vengono caricate come bagagli, come merce". La compagnia aerea ha contattato Pallara innanzitutto esprimendo "le più sincere scuse in merito al danno causato a bordo del volo", con una telefonata e poi con una mail a firma di Lorna McGuinness, senior customer service agent di Ryanair. Dopo di che, la compagnia ha inoltre offerto una sedia rotelle, ma si tratterebbe di un mezzo non adatto: "data la mia disabilità ho bisogno di una carrozzina su misura, non posso utilizzarne una qualunque" spiega Pallara la quale, dopo la denuncia via social, ha optato per le vie legali. "La ditta della carrozzina ci ha mandato un joystick (utile alla manovra del mezzo ndr) sostitutivo di emergenza, ma i danni sono vari, la carrozzina pende a destra, non è in asse e questo mi causa molto dolore e poca autonomia". Per il momento "noi resteremo a Cagliari fino a martedì, in teoria la vacanza era fino al 17, provando a goderci un minimo di ferie – prosegue Anita Pallara – rientrerò a Bari con il primo volo utile, non Ryanair. Da Bari andrò immediatamente a Roma a ritirare la vecchia carrozzina e a lasciare questa, che avevo acquistato ad aprile 2021, per capire se è riparabile o meno". In conclusione, una precisazione: "tante persone si sono offerte di fare una raccolta fondi ma no, voglio affrontare qualsiasi spesa da sola; quello che chiedo è di non far calare l'onda emotiva e fare in modo che questo sistema cambi, chiedendo inoltre al Ministero dei Trasporti: avete mai chiesto a una persona con disabilità com'è viaggiare?".