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Angelo Onorato morto per soffocamento: per l’autopsia non ci sono altri segni di violenza

L’imprenditore e architetto Angelo Onorato sarebbe morto per soffocamento secondo l’autopsia eseguita oggi, martedì 28 maggio, a Palermo. Sul suo corpo non sarebbero stati trovati altri segni di violenza.
A cura di Gabriella Mazzeo
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È stata eseguita quest'oggi, martedì 28 maggio, l'autopsia sul corpo di Angelo Onorato, l'architetto e imprenditore trovato morto sabato scorso nella sua auto a Palermo. L'uomo sarebbe deceduto per soffocamento e sul suo corpo non vi sarebbero altri segni di violenza se non quello provocato dalla fascetta bianca stretta attorno al collo.

Il 54enne marito dell'eurodeputata Francesca Donato sarebbe morto per soffocamento, ma continuano i prelievi per gli esami tossicologici e altri rilievi all'interno dell'abitacolo dell'auto nella quale il suo corpo senza vita è stato ritrovato. Sul tettuccio della vettura, per esempio, sarebbe stata isolata un'impronta digitale che al momento è ancora oggetto di analisi. Gli esami tossicologici, invece, serviranno per chiarire se l'imprenditore fosse sotto effetto di sedativi al momento della morte e per quei risultati ci vorranno circa 90 giorni.

L'esame è stato eseguito dal medico legale del Policlinico Tommaso D'Anna. La famiglia è assistita dall'avvocato Vincenzo Lo Re e ha nominato come consulente l'anatomopatologa Nuccia Albano.

Secondo quanto dichiarato dalla moglie della vittima, che non crede alla versione del suicidio, Onorato sembrava molto preoccupato negli ultimi giorni di vita. "Ho paura che una persona voglia uccidermi" aveva confidato alla moglie senza però spiegarle a chi facesse riferimento. Anche per questo la donna, insieme alla figlia 20enne, non crede all'ipotesi di un gesto volontario. La tesi del delitto, stando alle prime risultanze dell'autopsia non avrebbe però trovato conferme: sulla salma dell'imprenditore non ci sarebbero segni di violenza, la fascetta da elettricista stretta attorno al collo era stata chiusa di lato, situazione compatibile con la chiusura da parte dello stesso Onorato.

Le ansie legate all'attività lavorativa e ai debiti di Onorato risalgono a un'attività cessata nel 2019. I suoi affari recenti, infatti, andavano bene. Nelle ultime settimane l'uomo aveva confidato a un parente di essere alla ricerca di una pistola anche se non aveva il porto d'armi.

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