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“Angelo Onorato cercava una pistola ma non aveva porto d’armi”, la rivelazione di un amico

A rivelare la circostanza dell’arma è stato un amico dell’imprenditore e architetto trovato cadavere a Palermo nella sua auto dove è morto per soffocamento causato da una fascetta da elettricista stretta al collo. Per la famiglia è un particolare che fa pensare ancora di più a un delitto, escludendo l’ipotesi del suicidio.
A cura di Antonio Palma
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Nelle settimane precedenti alla sua morte, ancora avvolta nel mistero, Angelo Onorato avrebbe cercato di entrare in possesso di una pistola anche se non aveva il porto d’armi. A rivelare la circostanza è stato un amico dell’imprenditore e architetto trovato cadavere a Palermo nella sua auto dove è morto per soffocamento causato da una fascetta da elettricista stretta al collo, come ha confermato l’autopsia. Un particolare, quello della pistola, che confermerebbe le inquietudini di Onorato legate all'attività lavorativa passata, riferite da più persone, ma non chiarisce se l’uomo volesse semplicemente proteggersi da eventuali aggressori o se volesse mettere in atto un gesto estremo.

Per la famiglia dell’uomo non ci son dubbi: Angelo Onorato sarebbe stato ucciso da qualcuno che lui temeva. Lo hanno confermato più volte la moglie, l'eurodeputata Francesca Donato, e la figlia. "Ho paura che una persona voglia uccidermi" avrebbe confidato infatti l’architetto alla moglie senza però spiegarle a chi facesse riferimento. I parenti e gli amici dunque non credono all'ipotesi del suicidio che però rimane la pista privilegiata della Procura che sta indagando sul caso. Dai risultatati investigativi e medico legali svolti finora, infatti, non sarebbe emerso nessun elemento che confermerebbe la presenza di terzi sul luogo del ritrovamento del cadavere a Palermo.

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“Mi disse che gli serviva una pistola. Nulla di più” ha raccontato l’amico, confermando però che Onorato non era mai entrato in possesso dell’arma. “Per noi è un dato che, sommato alle preoccupazioni più volte manifestate per risolvere un problema a Capaci, anche in modo bonario, ci fa pensare ancora di più a un delitto, escludendo l’ipotesi del suicidio” ha confermato al Corriere della Sera l’avvocato della famiglia, anche lui amico di Onorato.

Una tesi che la famiglia porta avanti nonostante al momento non vi siano tracce di altre persone. Secondo la ricostruzione fatta finora dagli investigatori, in base a testimonianze e video delle telecamere di sorveglianza, Onorato sarebbe passato per due volte in quella strada in cui è stato trovato morto. Dai filmati non emerge la presenza di altre persone a bordo del suv e le stesse videocamere inoltre pare abbiano immortalato solo auto di passaggio in tempi incompatibili con una sosta. L'eventuale assassino dunque si sarebbe potuto allontanare solo a piedi.

La moglie di Onorato
La moglie di Onorato

La famiglia racconta alcune incongruenze sul luogo del ritrovamento come la portiera posteriore dell’auto aperta e alcune fascette a terra quando sono arrivati sul posto. A questo proposito la Polizia scientifica sta esaminando alcune impronte trovate sulla Range Rover della vittima, in particolare l’impronta di una mano sulla parte superiore dell’auto. Una attenzione che conferma che le indagini vanno avanti per chiarire il mistero della morte di Angelo Onorato e non si trascura nessun dettaglio.

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