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Angela Bruno: “Sono senza lavoro e vittima di mobbing e minacce”

La promoter del gruppo Green Power importunata da Berlusconi (“Lei viene? Quante volte viene”) è da due settimane senza lavoro e vittima di mobbing da parte di alti dirigenti del Pdl.
A cura di Davide Falcioni
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Silvio Berlusconi dal Gruppo Green Power a Mirano

Ricordate Angela Bruno, la donna che si prestò – non si capisce bene quanto consapevolmente – alle rozze battute di Berlusconi? "Lei viene? E quante volte viene?". Ebbene, la trentenne ha raccontato che da quel giorno è praticamente disoccupata, non lavora da due settimane e con un contratto a provvigione come il suo è un problema serio. "Ho subito quattro giorni di pressioni da parte dell'azienda e non rispondo più al telefono a queste persone. Sto rischiando il lavoro, e li ho sempre difesi, ma non ne posso più. Non sono una dipendente dell'azienda ma una libera professionista quindi se non lavoro non guadagno. Sono due settimane che non guadagno. Hanno fatto tutto loro e io ora vorrei se ne assumessero la responsabilità. Ho detto no comment per tanti giorni, ma non si gioca così con la vita delle persone", ha affermato. "Che siamo sotto elezioni è solo una coincidenza. A me della politica non interessa nulla, non ho nessun doppio fine, non voglio pubblicità, al contrario, vorrei silenzio. Non sono debole, sono arrabbiata, non ho paura, non sto accettando compromessi. Sto chiedendo di avere un'ultima parola".

A ciò si aggiunga l'atteggiamento dell'ex governatore della Regione Veneto, Giancarlo Galan, che intervenuto alla trasmissione di Rai3 Agorà ha sventolato il suo telefonino a favore di telecamera e detto: "Io ho qui i messaggi che quella signora ha mandato dopo essere scesa dal palco! La signora sa, deve sapere e mi ascolti. Io ho i messaggi che ha mandato dopo". Non si è fatta attendere la replica del conduttore Vianello: "Sono conversazioni private, è una violazione della privacy, non le voglio vedere", ma Galan ha insistito: "No, va detto! La signora era contenta, e molto. Ci dobbiamo pur difendere".

Se non sono intimidazioni queste… Infatti Angela risponde alle domande di Repubblica: "Lui dice ‘la signora parla, ci dobbiamo difendere'. Non ne posso più. Quei messaggi ce li ho anche io. Sono pronta a portarli in tribunale. Loro si devono difendere da me? Sono io che sto cercando di difendere me stessa da tutti i torti che continuano a farmi", ha spiegato. "Vorrei vedere sventolare l'ordinanza del tribunale che gli ha dato il diritto di violare la legge e avere i miei messaggi privati, personali. Sono disponibilissima a metterli a confronto, alle condizioni che venga fuori il nome della persona che li ha dati, senza il mio consenso, violando la mia privacy. Tutto quello a cui sto assistendo si chiama mobbing, e lo dico da donna. Per le donne".

"Ho subito quattro giorni di pressioni da parte dell'azienda e non rispondo più al telefono a queste persone. Sto rischiando il lavoro, e li ho sempre difesi, ma non ne posso più. Non sono una dipendente dell'azienda ma una libera professionista quindi se non lavoro non guadagno. Sono due settimane che non guadagno. Hanno fatto tutto loro e io ora vorrei se ne assumessero la responsabilità. Ho detto no comment per tanti giorni, ma non si gioca così con la vita delle persone", ha continuato. "Che siamo sotto elezioni è solo una coincidenza. A me della politica non interessa nulla, non ho nessun doppio fine, non voglio pubblicità, al contrario, vorrei silenzio. Non sono debole, sono arrabbiata, non ho paura, non sto accettando compromessi. Sto chiedendo di avere un'ultima parola".

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