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Covid 19

Anelli (Ordine Medici): “Contro quarta ondata obbligo terza dose ai sanitari e lockdown per no vax”

Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo) a Fanpage.it: “Ci aspettiamo un lieve ma continuo incremento dei casi Covid. Implementare le terze dosi di vaccino anche tra i sanitari e ragionare su restrizioni per i no vax per fermare la quarta ondata”.
A cura di Ida Artiaco
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Sì all'obbligo di terza dose di vaccino per il personale sanitario, per aumentarne la protezione contro la nuova ondata della pandemia, e all'ipotesi di maggiori restrizioni per coloro che non si sono vaccinati. Lo ha detto Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), che in un'intervista a Fanpage.it ha spiegato perché, secondo gli ultimi dati Iss, i contagi Covid tra medici e infermieri sono triplicati negli ultimi due mesi e cosa bisogna fare per fermare l'attuale impennata di infezioni, in un momento in cui cittadini e professionisti cominciano a sentire la stanchezza per la pandemia. Nell’ultimo mese, dal 14 ottobre al 14 novembre sono stati 2.736 i casi tra il personale sanitario rispetto ai 2.396 del mese precedente e ai 936 del periodo 14 settembre-14 agosto.

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Dott. Anelli, come commenta questi dati sull'aumento dei casi Covid tra il personale sanitario?

"I numeri sono quelli dell'Iss. C'è uno stato di preoccupazione, perché quello che sta succedendo in Europa ci mette in grande allarme e anche in Italia i numeri sono tendenzialmente in ascesa, con l'indice Rt che aumenta giorno dopo giorno. Tuttavia il numero delle ospedalizzazioni e dei ricoveri in terapia intensiva è ancora contenuto, il che significa che i vaccini tengono ma come ci aspettavamo le aggregazioni che si vengono a creare, un po' nella scuola e un po' anche a casa, stanno portando ad un aumento dei casi, che si rispecchia anche nella categoria. A ciò si aggiunga il fatto che siamo tornati in ambienti chiusi dove la concentrazione del virus tende ad aumentare e che determina la maggiore diffusione del virus, cosa che in estate ovviamente avviene meno. Questa situazione non può che farci preoccupare, ci aspettiamo un lieve ma continuo incremento dei casi".

Quali le misure secondo lei per fermare la quarta ondata?

Filippo Anelli.
Filippo Anelli.

"Fa bene il governo ad accelerare sulla terza dose, che rappresenta uno strumento importante per mantenere la curva epidemiologica sotto controllo perché aumentando l'entità degli anticorpi questo si oppone alla diffusione del virus. Inoltre, se necessario, nelle zone gialle bisognerà pensare a provvedimenti che siano un po' più restrittivi per evitare che ci sia impennata della quarta ondata. Anche i sanitari sono invitati a fare la terza dose repentinamente per proteggersi, Dico loro anche di non abbassare la guardia, soprattutto ai medici del lavoro che devono imporre protocolli di sicurezza perché dobbiamo essere molto scrupolosi per evitare che ci sia una diminuzione del personale sanitario negli ospedali in questo momento di ripresa della pandemia. L'auspicio è quello di non tornare di nuovo a doverci barricare nei reparti Covid, è stato un incubo".

È d'accordo con l'ipotesi del governo di introdurre l'obbligo per la terza dose ai sanitari?

"Il numero dei contagi tra i sanitari mostra come la vaccinazione sia uno strumento reale, che ci ha tirato fuori dalla condizione in cui eravamo, a contare morti ogni mese e ad ogni ondata. Quindi, poiché penso che un richiamo non possa che far bene credo che la terza dose si debba fare, anche in maniera obbligatoria".

Oggi si parla molto di modello Austria con lockdown dei no vax come misura anti contagio. Che ne pensa?

"È giusto che coloro che sono vaccinati e hanno il Green pass in qualche maniera possano riuscire a vivere una vita sociale quanto più sicura possibile. I non vaccinati rappresentano un pericolo perché sono coloro che si infettano e hanno caricare virale molto alta capace di aumentare la diffusione del virus. I provvedimenti che stanno prendendo in Austria rispondono a questa esigenza. Non so se funzionerà, nessuno lo sa, ma è un ragionamento che si può fare".

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