Anelli (Ordine dei Medici): “Dati allarmanti, chiediamo il lockdown totale in tutto il Paese”
"Lockdown totale, in tutto il Paese". La richiesta ufficiale arriva direttamente dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici alla luce dei dati definiti "allarmanti" dell'ultimo bollettino dell'emergenza Coronavirus in Italia, reso noto oggi dal Ministero della Salute: 32.616 contagi registrati nelle ultime 24 ore, per un totale dall’inizio dell’emergenza sanitaria di 935.104 casi. Lo ha fatto sapere il presidente Filippo Anelli con un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale della FNOMCeO. A preoccupare sono soprattutto i numeri che riguardano degenze e malati in terapia intensiva: sono 26.440 i ricoverati con sintomi, 2.749 le persone in terapia intensiva, in aumento di ben 115 unità. Una situazione che per gli operatori sanitari sta diventando insostenibile, tanto da chiedere che venga introdotto il blocco totale in tutta la Penisola e non solo nelle aree rosse stabilite con l'ultimo Dpcm firmato nei giorni scorsi.
"La situazione fra un mese sarà drammatica, potremo avere altri 10mila morti – ha aggiunto – e quindi bisogna ricorrere subito ad una chiusura totale. O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci perché i segnali ci dicono che il sistema non tiene ed anche le regioni ora gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite". Anelli, nel corso di un intervento su Radio Rai 2, ha acceso un faro anche sulla carenza di medici specialisti, mentre 23000 medici laureati sono in attesa di potersi specializzare. E le graduatorie sono bloccate per via dei numerosi ricorsi. Anelli ha chiesto, ancora una volta, di ammetterli tutti. “Sarebbe una boccata d’ossigeno per il sistema” ha affermato. Scettico, invece, sullo switch di medici specializzati in altre branche verso la cura del Covid: "Se un oculista deve diventare un internista qualcosa non funziona. La formazione non è un optional", ha spiegato.
Non è la prima volta che Anelli parla di lockdown totale, ma di certo la richiesta è ora ufficiale. Solo la scorsa settimana, durante una intervista all'HuffPost, il presidente, che già aveva definito la seconda ondata della pandemia "uno tsunami", aveva dichiarato che "i medici sono preoccupati, inutile nasconderlo. Il lockdown generale ci farebbe comodo perché abbasserebbe subito la curva, ma ci rendiamo conto che il Governo deve guardare anche alla tenuta del sistema economico, comprendiamo gli sforzi e i tentativi che sta facendo per tutelare le attività produttive". Oggi, invece, aveva lanciato l'allarme soprattutto per la situazione in Puglia: "Il lockdown ‘soft’ della zona arancione dispiegherà i suoi effetti tra 20 giorni, quando rischia di essere ormai troppo tardi. Anche considerando che il trend di crescita rimanga costante e non abbia un andamento esponenziale, all’Immacolata rischiamo di avere 400 morti e la saturazione dei posti letto Covid che la Puglia ha a disposizione", aveva sottolineato.