Andreea Rabciuc, le ossa rotte dopo una caduta dall’alto: “La sciarpa nel casolare fu forse arma del delitto”
Lo stato delle ossa recuperate nel casolare di Castelplanio lo scorso 20 gennaio sarebbe compatibile con una caduta dall'alto: i resti umani che apparterrebbero ad Andreea Rabciuc, infatti, non sono stati trovati integri. Le cause della morte della 26enne scomparsa il 12 marzo del 2022 a Jesi dopo una festa con alcuni amici e il fidanzato di allora, Simone Gresti, sono ancora da accertare.
Secondo le prime analisi le ossa ritrovate a distanza di due anni si sarebbero rotte dopo una caduta dall'alto. Si esclude però l'incidente e dunque si ipotizza che la giovane possa essere morta per impiccagione. Per capire meglio la ragione delle rotture saranno però necessari ulteriori esami.
Sui risultati del test del Dna che dovrebbe dare ufficialmente un nome e un cognome ai resti umani refertati nel casolare, non si sa ancora nulla di certo. Con tutte le probabilità, però, le ossa ora in analisi appartengono proprio all'ex campionessa di tiro a segno scomparsa in circostanze misteriose nel 2022 e mai più ritrovata.
Adesso, secondo quanto riporta il Resto del Carlino, si indaga sui brandelli di una sciarpa ritrovati poco lontano dal corpo all'interno del casolare. Secondo chi si occupa degli accertamenti, infatti, potrebbe essere stata quella l'arma del delitto. L'esclusione di una rottura delle ossa per un incidente ha portato gli inquirenti sulla pista dell'omicidio o su quella dell'istigazione al suicidio. Nessuna delle due ipotesi è però ancora stata accertata. Unico indagato per il caso è attualmente Simone Gresti, il fidanzato di Andreea Rabciuc, l'ultimo ad averla vista in vita prima del presunto allontanamento volontario a piedi.
Secondo quanto riferito dal 44enne, la ragazza gli avrebbe lasciato il cellulare la notte della scomparsa per poi allontanarsi a piedidopo una lite per questioni di gelosia nei confronti del compagno. Gli amici che si trovavano con loro, invece, hanno raccontato agli inquirenti di aver più volte assistito a liti legate all'estrema possessività del 44enne nei confronti della giovane.
Per chi indaga, la ragazza potrebbe essere morta impiccata e la pista è stata suggerita dal ritrovamento della sciarpa in tessuto legata a una trave, come se qualcuno la avesse usata come una corda. Per capire cosa è accaduto alla 26enne scomparsa due anni fa, la Procura attende principalmente i risultati degli accertamenti su questo reperto. Si cercano infatti sostanze biologiche che possano testimoniare la dinamica ipotizzata.
Simone Gresti è attualmente l'unico indagato per il caso: su di lui, le accuse di omicidio volontario, sequestro di persona, istigazione al suicidio e spaccio di sostanze stupefacenti. L'ipotesi di un gesto estremo indotto da qualcun altro è legata al messaggio trovato nel casolare. Secondo quanto reso noto, sarebbe stato scritto a mano su una balaustra della scala della mansarda (e non, come inizialmente riportato, su un bigliettino). Le frasi cancellate dal tempo si riferirebbero a un eventuale ritrovamento del corpo.
Il casolare era già stato oggetto di sopralluogo da parte dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine. Ad allertare le autorità era stato in due occasioni uno dei proprietari del casolare che il 16 marzo del 2022 (pochi giorni dopo la scomparsa di Rabciuc) aveva segnalato un tentativo di effrazione all'interno della struttura tramite una finestra rotta. Chi è entrato nel casolare ha raccontato di non aver trovato alcun corpo.