Andreea Rabciuc, il proprietario del casale dove era il corpo: “C’era finestra rotta, nessuno vide nulla”
"Mercoledì 16 marzo, 5 giorni dopo la scomparsa di Andreea, venni al casolare perché mio fratello mi disse che aveva notato una finestra rotta. Durante il tragitto incontrai le forze dell'ordine che stavano cercando la ragazza e a cui chiesi se potevano venire a dare una occhiata a quella finestra. Sono venuti con me tre mezzi, ricordo che c'era anche la Protezione civile. Sono rimasti nel casale meno di 10 minuti, dopodiché mi dissero che non avevano notato nulla di strano".
A parlare è Moreno, il proprietario del casolare dove lo scorso 20 gennaio sono stati ritrovati resti umani che potrebbero appartenere ad Andreea Rabciuc, l'ex campionessa di tiro con l'arco scomparsa l'11 marzo di due anni fa e di cui si erano perse le tracce. Manca ancora la conferma del Dna, ma resterebbero ormai pochi dubbi sul fatto che quel corpo sia di Andreea.
Intervistato da Chi l'ha visto?, nella puntata andata in onda su Rai 3 mercoledì 31 gennaio, l'uomo ha ricordato cosa è successo nei giorni immediatamente precedenti e successivi alla scomparsa della ragazza. "Io entrai nel casale il venerdì, il giorno prima della scomparsa di Andreea, ero venuto qua a fare dei lavori su una pianta, ma non ho notato nulla di strano. La finestra che io ricordi era intatta", ha detto l'uomo, il quale precisa che il lunedì successivo, quindi dopo giorni dopo la sparizione della giovane, il fratello lo avvertì che c'era una finestra rotta.
Il mercoledì Moreno andò a controllare personalmente quella finestra e fece entrare all'interno del casolare alcuni esponenti delle forze dell'ordine che però non notarono nulla di strano: "Ci restarono dentro meno di 10 minuti. Poi aggiustai quella finestra".
Il corpo di Andreea è sempre stato nel casolare? O qualcuno l'ha portato lì? Queste sono solo alcune delle domande a cui gli inquirenti stanno cercando di rispondere sul caso di Andreea.
Tra i misteri ancora irrisolti relativi alla vicenda c'è anche quello di una scritta che sarebbe stata ritrovata sempre all'interno del casolare, su una trave. Sarebbe stata scritta con un pennarello e sarebbe composta da più parole, che però al momento non sono state rivelate alla stampa. Proprio quella scritta, insieme ad una sciarpa, porterebbero verso la direzione di un gesto autolesionistico, ma il condizionale è d'obbligo.
A ciò si aggiunga che dai risultati della tac effettuata sulle ossa ritrovate non ci sarebbero segni di lesioni e violenze ma solo una frattura alla base del cranio. Unico indagato resta il fidanzato di Andreea, Simone Gresti, che continua a ribadire di non aver fatto del male ad Andreea e che il suo più grande rammarico è di non averla cercata quella mattina del 12 marzo 2022.