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Andreea Rabciuc morta a Jesi

Andreea Rabciuc, corpo restituito alla famiglia: camera ardente e funerale due anni dopo la scomparsa

Il corpo di Andreea Rabciuc è stato restituito alla famiglia e i funerali saranno celebrati il 20 marzo alle ore 15 a Jesi, mentre la camera ardente è stata aperta oggi alle 9 del mattino presso la casa funeraria Santarelli di Monsano.
A cura di Gabriella Mazzeo
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il manifesto funebre dai social network
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Si terranno il 20 marzo alle ore 15 nella Cattedrale di Jesi i funerali di Andreea Rabciuc, la 27enne scomparsa a Jesi due anni fa e i cui resti sono stati trovati il 20 gennaio scorso nel casolare di Castelplanio, poco distante dal luogo dell'ultimo avvistamento.

I resti della ragazza sono stati restituiti ai familiari per i funerali: la mamma Georgeta Cruceanu sarà presente insieme al compagno, Simone Gatti, i fratelli e la zia Micaela. La camera ardente, invece, è prevista per oggi, lunedì 18 marzo, dalle ore 9 presso la casa funeraria Santarelli di Monsano.

Andreea Rabciuc
Andreea Rabciuc

Il fidanzato Simone Gresti indagato

Nel frattempo proseguono le indagini sulla morte della 27enne di Jesi scomparsa circa due anni fa dopo una festa in compagnia del fidanzato di allora, Simone Gresti, e di alcuni amici. L'unico indagato per quanto accaduto resta proprio il 44enne Gresti, attualmente accusato di istigazione al suicidio, omicidio volontario e sequestro di persona. 

I resti della giovane sono stati rinvenuti nel casolare di Castelplanio già ispezionato dalle forze dell'ordine subito dopo la scomparsa della ragazza su segnalazione dei proprietari che avevano reso noto un tentativo di effrazione dalla finestra.

Andreea Rabciuc
Andreea Rabciuc

La frase scritta sulla trave in legno e la fiaccolata

Nel casolare è stato inoltre trovato un foulard legato a una trave e una scritta sul legno fatta con un pennarello. Nel messaggio, Andreea faceva riferimento alla madre e al fidanzato Simone. "Se lui non mi avesse tolto il cellulare – scriveva – avrei chiamato la mia mamma".

Le indagini sull'accaduto sono attualmente ancora in corso mentre il 12 marzo scorso si è tenuta una fiaccolata in memoria della ragazza per chiedere verità e giustizia sul suo caso. Per la mamma e gli amici di Andreea, la giovane è vittima della violenza maschile. "Vogliamo credere all'impossibile – avevano detto gli amici del pub Oscar Wilde  – e vogliamo credere che chi sa qualcosa, parlerà".

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