Andrea Prospero, sentito l’intestatario della carta di credito. L’avvocato: “Mai prescritti tranquillanti”
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2025/01/andrea-prospero--1200x675.jpg)
È stato ascoltato nel pomeriggio di oggi l'intestatario della carta di credito trovata nel bagno del monolocale che Andrea Prospero aveva preso in affitto a Perugia all'insaputa dei familiari e nel quale è stato trovato morto lo scorso 29 gennaio dopo la scomparsa.
L'uomo è stato sentito in quanto persona informata sui fatti, come spiega a Fanpage.it l'avvocato della famiglia di Prospero, il legale Francesco Mangano, e ha dovuto fornire risposte in merito alla carta di credito e alla sua possibile presenza nel monolocale dove il 19enne è deceduto. Per il momento è impossibile conoscere i dettagli delle dichiarazioni da lui fornite.
"La presenza di terzi nell'appartamento non può essere esclusa allo stato dei fatti – ha ribadito Mangano a Fanpage.it -. La polizia non ha trovato tracce di altre persone, ma la porta dell'appartamento non era chiusa dall'interno".
La famiglia di Prospero non crede all'ipotesi del suicidio e chiede "tutta la verità" anche in merito all'acquisto delle benzodiazepine trovate accanto al corpo del 19enne.
"Andrea non ha mai assunto farmaci, l'unica cosa che acquistava in farmacia era una crema per l'acne – continua il legale -. Non gli sono mai stati prescritti tranquillanti e pertanto non potrebbe averli acquistati senza ricetta. Per questo bisognerà chiarire come siano arrivati nel monolocale dove è stato trovato morto: potrebbe averli acquistati online, ma questo è un dettaglio che va chiarito con il prosieguo delle indagini. Bisogna spiegare la provenienza di questi farmaci e con quali soldi siano stati pagati".
La questione del denaro è un'altra di quelle che per ora non hanno risposta. "Andrea era un ragazzo normalissimo, uno studente come tanti altri. Sua sorella Anna non aveva mai notato comportamenti strani né spese particolari fatte con i soldi sul conto postale in comune. Non si sa con quale denaro possa aver preso in affitto quel monolocale, anche questa sarà una cosa da accertare. Anna non aveva mai visto atteggiamenti allarmanti, era serena".
Secondo l'avvocato Mangano, Andrea Prospero era quindi all'apparenza un 19enne come tanti che seguiva regolarmente le lezioni universitarie. "È stato detto che nessuno lo aveva mai visto in aula, ma Andrea era a Perugia da ottobre, non ha avuto molto tempo di costruire nuove amicizie. Non era un ragazzo particolarmente estroverso, era molto timido e passava il suo tempo con la sorella e la sua comitiva. Seguiva i corsi regolarmente e studiava in biblioteca con la gemella e i suoi amici. Non era un fantasma come è stato detto: era arrivato ad ottobre e tra festività Natalizie e rientro a casa dei genitori per quei giorni, non aveva avuto ancora modo di creare nuovi legami".
"Quello che vogliamo chiarire è che Andrea era un ragazzo normalissimo, un 19enne come tanti. La sua bontà e la sua ingenuità potrebbero averlo cacciato nei guai e vogliamo sapere cosa sia successo".