Andrea Prospero scomparso a Perugia, “buio assoluto” nelle indagini. I colleghi di Università: “Qui mai visto”
Continuano le indagini sulla scomparsa di Andrea Prospero, il 19enne sparito nel nulla venerdì a Perugia. Il giovane avrebbe dovuto incontrare la sorella gemella Anna per pranzare insieme in mensa, ma non si è mai presentato all'appuntamento fissato per le 13.45. L'ultimo contatto è avvenuto intorno alle 12.30, quando ha scritto un messaggio alla sorella che ha invece risposto con alcuni vocali. Il 19enne li avrebbe ascoltati intorno alle 13 e 13.04, ma non ha mai risposto. Dalle 13.21 il suo cellulare risulta spento.
La Procura di Perugia ha smentito la notizia sull'ipotesi investigativa di omicidio. Nessun mutamento, dunque, nelle indagini, che continuano a incentrarsi sulla scomparsa del giovane. "Non c'è allo stato dei fatti alcun elemento che possa far ipotizzare un omicidio" ha precisato il procuratore Raffaele Cantone.
L'ultima cella agganciata dal telefono del ragazzo è quella del quartiere Monteluce, situato in direzione opposta a quella dell'ostello studentesco dove il giovane viveva e a quella della struttura universitaria.
Secondo quanto emerso dalle prime indagini, il ragazzo non aveva fatto molte amicizie da ottobre, mese nel quale si era trasferito con la sorella per studiare. I rapporti non erano stretti neppure con il compagno di stanza, l'ultimo ad averlo visto intorno alle 11 del mattino quando Prospero è uscito dalla sua stanza.
Il giorno della scomparsa, però, non avrebbe avuto atteggiamenti preoccupanti o insoliti. Nessuna anomalia neppure dai messaggi che il 19enne ha scambiato con la sorella fino alla scomparsa. I familiari non credono nell'allontanamento volontario, ma temono che qualcuno possa avergli fatto del male.
Le ricerche nelle quali sono impegnati vigili del fuoco e squadre interforze hanno per ora dato esito negativo. Per le operazioni è stato attivato un Centro di coordinamento ricerche in Prefettura. Battuta l'area a ridosso del centro storico di Perugia.
Attivato anche il sistema di geolocalizzazione "Life keeper" che utilizza un drone come ripetitore per le celle telefoniche, anche se il cellulare risulterebbe non attivo. Nei giorni scorsi nel tavolo in Prefettura è stato concordato con i familiari del giovane di diffondere la foto identificativa.
Il 19enne è nato a Lanciano il 20 ottobre del 2005, è alto 170 centimetri, ha corporatura esile e carnagione chiara. I capelli sono corti e neri, gli occhi castani. Veste con pantaloni della tuta e felpa e indossa un piumino di colore scuro e uno zaino blu. Il giovane porta gli occhiali.
Chi conosce Andrea, lo descrive come un ragazzo semplice, tranquillo e studioso, ma anche molto timido e introverso. Il prossimo 10 febbraio dovrebbe sostenere il primo esame universitario per la facoltà di Informatica alla quale è iscritto. Ieri pomeriggio, durante la trasmissione "La vita in diretta" in onda su Rai 1, alcuni studenti intervistati hanno detto di non aver mai visto Prospero in facoltà. Non comparirebbe neppure nelle chat delle matricole che, dopo l'allarme lanciato per la sua scomparsa, avrebbero detto di non conoscerlo.