Andrea Papi, autopsia: era vivo quando è stato aggredito. Fugatti firma ordinanza per abbattere l’orso
Andrea Papi era vivo quando è stato aggredito da un orso. Lo confermano i primi rilievi a seguito di operazioni peritali eseguiti presso la sala autoptica.
Il giovane runner è stato trovato morto in val di Sole, in Trentino, nella notte tra mercoledì e giovedì e da subito si era ipotizzato l'attacco di un animale selvatico.
E gli abitanti di Caldes lo avevano detto subito che era stato un orso, dando per scontato il tragico epilogo perché da tempo si parla di avvistamenti in zona.
Papi, 26 anni, era uscito di casa nel pomeriggio di mercoledì per un'abituale sessione di allentamento ed è stato trovato morto nei boschi del monte Peller, sopra l'abitato di Caldes.
I forestali intervenuti sul luogo della tragedia e poi anche i sanitari avevano notato che sul corpo di Andrea erano presenti profonde ferite, graffi sulla schiena, sul volto e una grave ferita sul ventre.
La Procura di Trento ha aperto un fascicolo senza notizia di reato e ha nominato un collegio di tre periti: un medico legale, un esperto di dna animale e un veterinario, chiamati a definire le cause della morte del ragazzo. Ogni oggetto trovato viene analizzato, compreso un bastone insanguinato.
Probabilmente con quell'oggetto il giovane ha cercato di difendersi dall'animale.
Presto dovrebbero arrivare anche i risultati genetici sui campioni organici raccolti sul posto che serviranno a dare un'identità all'orso che si trovava nella zona.
In tutto il Trentino sono circa una novantina i plantigradi presenti e in quella zona della Val di Sole-Val di Rabbi nell'ultimo periodo ne sono stati segnalati una decina.
Fugatti: "Ordinanza per l'abbattimento dell'orso"
"La Giunta provinciale di Trento, venuta a conoscenza dell'esito delle operazioni peritali sul corpo di Andrea Papi, ha comunicato al Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica di un provvedimento contingibile e urgente per la rimozione di un orso pericoloso per incolumità e sicurezza pubblica". Lo ha reso noto durante una conferenza stampa il presidente della Provincia di Trento Fugatti, a margine della riunione tenutasi al Palazzo del Governo di Trento.
"Il dispositivo – ha aggiunto – prevede che il Corpo forestale dia seguito all'ordinanza, proseguendo il monitoraggio dell'area e procedendo nel più breve tempo possibile all'identificazione genetica dell'esemplare responsabile dell'aggressione e di procedere nell'abbattimento. Eventuali esemplari catturati nelle operazioni potranno essere custoditi in cattività in attesa della conferma genetica". Fugatti ha annunciato anche l'abbattimento di altri orsi problematici.