Andrea Papi, il runner trovato morto nel bosco. Gli abitanti di Caldes sicuri: “È stato l’orso”
Non si ha ancora nessuna certezza sulla morte di Andrea Papi, il giovane trovato senza vita in un bosco in Val di Sole, in Trentino, dove ieri si era recato per allenarsi, ma la gente del posto non fa fatica a credere sia stato aggredito da un orso.
Da subito, considerate le ferite riscontrate sul corpo del giovane, si è ipotizzata l’aggressione di un animale selvatico – forse appunto un orso – ma cosa sia avvenuto con esattezza dovrà essere stabilito dal medico legale e dalla scientifica, che stanno terminando i lavori sul luogo di ritrovamento. Il giovane potrebbe essere stato colto da un malore e solo una volta a terra sbranato all’animale, o probabilmente aggredito mentre correva. Il corpo è stato portato in ospedale per l’autopsia disposta dall’autorità giudiziaria.
Gli abitanti di Caldes danno per scontata l'aggressione da parte di un orso perché da tempo si parla di avvistamenti in zona. “Vi sono state aggressioni ad animali di allevamento nell'ultimo mese, tra cui una pecora sbranata a margine dell'abitato di Caldes lo scorso 19 marzo", ha detto qualcuno ai giornalisti arrivati in paese. Ricordano diverse aggressioni nella zona e dicono che “bisognava solo attendere la morte di una persona”.
Di Andrea Papi si sa che era uscito nel pomeriggio di mercoledì dalla sua casa nei pressi della piccola località Caldes per andare a correre. Il giovane è salito lungo la strada forestale che si snoda sul monte Peller, che sovrasta l’abitato. Su Instagram aveva condiviso un video in cui mostrava i luoghi dove si stava allenando.
Non vedendolo tornare, i familiari hanno dato l’allarme: il corpo è stato trovato alle 3 di notte sotto il ciglio di una strada forestale in località Contre – ai piedi di malga Grum – seguendo la traccia di uno dei due cani molecolari.
Sarà sottoposto ad accertamenti anche lo smartwatch della vittima per le rilevazione dei parametri vitali che aveva al polso.
Il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti e l'assessore provinciale alle foreste Giulia Zanotelli, accompagnati dal dirigente generale del Dipartimento protezione civile Raffaele De Col, hanno incontrato il sindaco di Caldes Antonio Maini, il presidente della Comunità Val di Sole Lorenzo Cicolini e tutti i primi cittadini della valle per fare il punto sulle operazioni. Intanto Fugatti ha incontrato anche i familiari di Papi per esprimere la propria vicinanza.
"Questo è il momento del dolore, quindi credo che vada fatto quel che è giusto nel rispetto delle persone interessate in questo particolare momento. Ero sul posto questa mattina e ho potuto, insieme alle autorità competenti, vedere quanto accaduto di persona. Successivamente abbiamo incontrato gli amministratori del comune interessato e di tutta la Val di Sole. È stato allertato il prefetto e insieme è stato deciso di fare un comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza. Ho informato i ministro Pichetto e il ministro Piantedosi e il vicepresidente del consiglio Salvini dello stato delle cose", ha detto Fugatti.
"Nel comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza abbiamo fatto il punto della situazione. Siamo in attesa degli esiti scientifici su quanto accaduto e quindi, da persone serie, attendiamo l'esito finale che potrebbe arrivare nelle prossime ore o nella giornata di domani", ha aggiunto il governatore. ”Nella sede del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza ho informato quali saranno le decisioni che la giunta provinciale prenderà nel momento in cui tutti gli esami accertassero quanto si paventa", ha quindi concluso.