Ha spedito 14.000 mail. A metterle in fila non si riesce nemmeno ad immaginarle 14.000 mila mail eppure Andrea Michelon, un giovane padovano di 26 anni, le ha cliccate una ad una per conquistarsi un lavoro. E ce l'ha fatta. E mica un lavoro qualsiasi: oggi Andrea vive a Londra e lavora a film come Red Cup 2 con Sean Connor, Wonder Woman con Sam Barnes, Star Wars, American Assassins con Ben Appleton, Mission Impossible; e poi video, serie tv, pubblicità.
Andrea Michelon si è laureato in urbanistica ma fin da giovane ha coltivato la passione per il cinema. Dopo la laurea, nel 2013, si è deciso a provare a contattare Luca Bigazzi (direttore della fotografia di importanti film come La Grande Bellezza di Sorrentino) per cercare la propria occasione. «Non esiste un ufficio di collocamento per gli aspiranti assistenti alla fotografia o alla macchina da presa – racconta Michelon in un'intervista al Mattino di Padova – è un mondo chiuso che vive di passaparola e tutto sta nel trovare i contatti». A questo aggiungiamoci che gli assistenti (anche nel cinema) sono spesso ruoli delicati scelti soprattutto per la loro affidabilità e per i loro rapporti personali. Andrea non aveva nemmeno la mail, di Bigazzi e così ha provato "tutte le combinazioni possibili".
"Grazie a Luca – racconta Andrea – ho passato quattro settimane sul set, poi l’ho seguito come ospite a Roma per un altro lavoro. È stato lui a consigliarmi Londra che in questo momento è la madre del cinema internazionale". Così Andrea ha fatto le valigie ed è partito. All'inizio, come succede è stato difficile: l'inglese era scolastico e balbettato, la casa piccola e condivisa e alcuni lavoretti da camerieri. Intanto quella pioggia di curriculum, cesellati uno a uno, come un artigiano delle opportunità. Dopo 14.000 mail finalmente arrivano i primi lavori: "Vivi con il telefono all’orecchio sperando in una chiamata» – ricorda – sapendo che subito significa subito e che possono telefonarti anche in piena notte". Ma ora Luca è "dentro". Nel lavoro che sognava.
«Per raggiungere i loro fini, gli uomini sono per la maggior parte più capaci di un grande sforzo che di lunga perseveranza», scriveva Jean de La Bruyère, «La pigrizia o l’incostanza fanno perdere loro il frutto dei migliori esordi; spesso si lasciano superare da altri che, partiti dopo di loro, camminano lentamente, ma costantemente». E alla fine Andrea ha preso la lezione alla lettera.