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Andrea Camilleri vittima di un furto d’identità su Facebook

Il padre del Commissario Montalbano pronto a denunciare il caso: “Non ho un profilo, non ho un sito e non sono in internet”. Prima di lui era capitato a scrittori e presentatori, ma anche a Papa Francesco.
A cura di B. C.
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Andrea Camilleri ha presentato un esposto alla Polizia Postale per denunciare il furto di identità di cui è rimasto vittima su Facebook. Un mitomane sul social network ha infatti utilizzato il suo nome per prendere posizione su argomenti politici, sociali e letterari; oltre che dialogare con i fans, postando addirittura foto del noto autore di Montalbano. “Non so chi sia, una vicenda cominciata otto mesi fa. Sono terrorizzato, come faccio a difendermi?”, ha dichiarato lo scrittore all’Ansa, infastidito dalle tante telefonate e messaggi ricevuti in questi giorni da parte di persone che, conoscendolo, si sorprendono su alcune sue posizioni. "Non ho un profilo, non ho un sito e non sono in internet”, dichiara Camilleri. Del resto, l'unico sito legato a lui e in parte autorizzato è Vigata.org: "Esiste da anni, è organizzato da terze persone, so chi sono e si tratta di persone serie" dice lo scrittore. Lo scrittore si è deciso a denunciare il furto d’identità alla polizia postale, ma l’iniziativa non avrebbe ancora dato alcun risultato, perché il profilo è rimasto visibile su Facebook. "Dicono che bisogna ottenere la liberatoria dagli Stati Uniti per agire".

Quello di Camilleri non è certo l’unico caso di furto d’identità sui social network. Come ricorda Repubblica, è già capitato ad altri due intellettuali come Michele Serra e Claudio Magris, ma anche presentatori come Fabio Fazio. Forse però il caso più noto è quello capitato nel luglio scorso, quando ad essere hackerata fu la pagina di Papa Francesco. I pirati della Rete pubblicarono numerosi post inneggianti Allah e Maometto in lingua araba, italiana ed inglese, prima che gli amministratori della pagina rientrassero in possesso della stessa.

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