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Ancona, bimbo di 8 anni ha una malformazione al cervello: operato con la musica di Mozart in cuffia

Un giovanissimo paziente di otto anni, ricoverato all’ospedale Salesi di Ancona, è stato operato per una malformazione vascolare al cervello mentre ascoltava Mozart nelle cuffie. La reazione del paziente agli impulsi sonori ha aiutato i medici a compiere l’intervento.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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Una delicatissima operazione chirurgica, eseguita a ritmo di musica classica. È accaduto all'ospedale pediatrico Salesi di Ancona, dove un bambino abruzzese di otto anni è stato operato per rimuovere una malformazione vascolare al cervello, mentre ascoltava le melodie di Wolfgang Mozart nelle cuffie.

L'operazione all'avanguardia, durata diverse ore, è stata condotta sotto la supervisione del medico chirurgo Roberto Trignani, primario della divisione di Neurochirurgia della struttura ospedaliera.

"Durante la procedura abbiamo utilizzato delle cuffie per trasmettere stimoli sonori, in questo caso musica di Mozart e canti gregoriani, oltre a vari stimoli meccanici – ha spiegato Trignani – Allo stesso tempo abbiamo registrato gli effetti degli impulsi elettrici che attraversano il cervello durante l'operazione".

L'utilizzo di musica classica e altri impulsi sonori è già prevista e consolidata dal "metodo Tomatis", tecnica usata per aiutare pazienti affetti da problematiche quali deficit di attenzione, ritardi nello sviluppo del linguaggio, autismo, sordità naturale e via discorrendo.

"Per la prima volta al mondo – ha affermato sempre il neurochirurgo – questo metodo verrà abbinato ad una operazione chirurgica". In sostanza, è come se l'equipe medica venisse "guidata" in tempo reale dal responso degli stimoli elettrici sul paziente.

Non è la prima volta che al reparto di neurochirurgia del Salesi la musica diventa una preziosa alleata dei medici: a novembre 2020 un bambino affetto da un tumore al midollo spinale era stato operato con successo, mentre in sala risuonavano le note di un brano del maestro Emiliano Toso, biologo molecolare e compositore musicale allo stesso tempo.

L'aspetto curioso della vicenda, è che nella circostanza non era stato impiegato alcun tipo di impianto stereo per riprodurre il brano: per la prima volta era stato trasportato un pianoforte all'interno della sala operatoria. Così mentre i colleghi operavano il bambino, Toso in persona – anche lui incluso nella équipe medica – suonava riproducendo dal vivo le note della melodia.

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