Ancona, accoltella l’amico di una vita in strada e lo uccide: 26enne confessa
Entrambi 26enni, erano amici da una vita e si era frequentati per anni Mattia Rossetti e Michele Martedì, il killer e la vittima dell'efferato omicidio che si è consumato nelle scorse ore alla periferia di Ancona. Il feroce delitto è andato in scena nella mattinata di oggi, 8 dicembre, intorno alle 12.30. L'omicida pare stesse attendendo il passaggio dell'ex amico vicino casa di quest'ultimo, poi l'ha raggiunto in un vialetto e gli ha sferrato diversi fendenti con un coltello a serramanico prima di scappare e lasciarlo in un lago di sangue. Almeno nove i colpi inferti al collo e al torace che non hanno lasciato scampo a Michele Martedì, 26enne di professione parrucchiere. Il giovane stava rientrando a casa, dove abitava con i genitori e due fratelli, quando è stato affrontato dell'ex compagno di scuola.
Inutili per lui i successivi soccorsi da parte del personale del 118 giunto sul posto che non hanno potuto nemmeno portarlo in ospedale. Quando sono arrivati i soccorsi il giovane era a terra e ancora vivo e i sanitari della Croce Gialla hanno provato a rianimarlo ma poco dopo si son dovuti arrendere e dichiararne il decesso sul posto. Tra i primi a cercare di soccorrere la vittima in realtà sarebbero stati alcuni passanti che però sarebbero stati scacciati via dall'aggressore. Proprio la loro testimonianza però avrebbe permesso ai carabinieri di individuare l'aggressore poco dopo il delitto.
Il killer 26enne infatti è stato notato da diversi passanti sporco di sangue. In poco tempo così i militari dell'arma sono riusciti a risalire all'identità del presunto omicida che nel frattempo si era rifugiato nell'abitazione di alcuni conoscenti, non lontano dal luogo del delitto. Quando i carabinieri lo hanno arrestato aveva ancora con sé il coltello con evidenti tracce di sangue e presentava un ferita alla mano. Il giovane non ha opposto resistenza, è stato portato in caserma dove è stato interrogato e ha confessato il delitto.
Tra le ipotesi è che possa trattarsi di un delitto dopo un litigio per una ragazza. Agli inquirenti Rossetti però avrebbe anche detto di avere problemi psichici. Al vaglio degli inquirenti ora un video delirante che aveva postato sui social, acquisito dai carabinieri, in cui sono presenti insulti e accuse pesantissime verso dell'ex compagno di scuola, tra le quali quella di essere responsabile della morte di Chester Bennington, musicista e cantante dei Linkin Park, che si suicidò a Los Angeles nel 2017.