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Ancona, 50enne picchia la ex moglie e la figlia: insulti anche sui bidoni dell’immondizia

Il 50enne anconetano ha fatto passare un anno di inferno alla ex moglie e alla figlia maggiorenne. Nei suoi confronti era stato imposto un divieto di avvicinamento alla casa familiare a gennaio, l’uomo però l’ha violato più volte: ora è in carcere.
A cura di Biagio Chiariello
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Aggressioni verbali e fisiche, minacce che si protraevano da circa un anno, insulti sia voce che scritti sui cassonetti. Un vero e proprio anno di inferno quello che un 50enne di Ancona ha costretto a vivere all'ex moglie e alla figlia maggiorenne. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri locali ed ora rinchiuso nel carcere di Montacuto. Le attività sono state svolte nell’ambito del ‘Codice Rosso rafforzato'.

Madre e figlia avevano denunciato l'uomo in più di un'occasione. La prima risale a gennaio, quando si erano presentate ai carabinieri per denunciare i maltrattamenti in famiglia subiti: violenza fisiche e verbali che avevano portato all'emissione di un divieto di avvicinamento alla casa familiare nei confronti del 50enne, provvedimento eseguito nel mese successivo alla denuncia.

Ma nonostante l'imposizione, ai Carabinieri è arrivato subito una nuova richiesta di aiuto da parte della ex moglie, nuovamente tormentata dalle continue ed imperterrite provocazioni che era costretta a subire; violando le prescrizioni l'uomo continuava a recarsi nei pressi dell'abitazione, anche di notte, arrivando anche ad insultare l'ex moglie con scritte sui muri e sui bidoni della spazzatura della zona, ma anche negli autobus di linea e nei pali delle fermate.

A questo punto gli inquirenti hanno avviato nuove indagini, anche grazie alle testimonianze, il cui esito ha evidenziato una potenziale situazione di pericolo della donna oltre che l'insensibilità dell'uomo al rispetto delle prescrizioni alle quali era sottoposto.

Lo scorso 28 settembre i militari di Ancona sono riusciti a rintracciarlo: oltre a notificargli l’ordinanza di aggravamento delle misura cautelare, lo hanno trasferito nel penitenziario locale.

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