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Gli eroi del bus, Ramy e Adam, all’assemblea nazionale degli Islamici

Ramy Shehata e Adam El Hamami, gli studenti di San Donato Milanese che hanno salvato i compagni da un attentato a bordo di un bus, parteciperanno domani a Bologna all’assemblea nazionale dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia.
A cura di Davide Falcioni
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All’assemblea nazionale dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia saranno presenti anche Ramy Shehata e Adam El Hamami, i due giovanissimi eroi del sequestro dell’autobus (poi incendiato) a San Donato Milanese. L'evento si svolgerà domani nel centro di Bologna e il presidente dell'Unione Yassine Lafram ha spiegato: "Qualche giorno fa ho incontrato alcuni dei ragazzi delle due classi protagoniste del sequestro e li abbiamo invitati. Le famiglie di Ramy e Adam hanno detto che verranno e noi li aspettiamo". L'assemblea avrà inizio alle 10 all’hotel Savoia Regency di via del Pilastro, e fino all'ora di pranzo sarà aperta a tutti, organizzazioni aderenti e cittadinanza. Il dibattito tratterà i temi più importanti come l’intesa con il Dap siglata dall’Unione per combattere il fenomeno del radicalismo nelle carceri, il processo dell’intesa con lo Stato, i numeri e la situazione dei musulmani in Italia e la presenza di moschee e luoghi di culto, oltre alla sicurezza dei musulmani minacciata dal crescente clima di islamofobia. A partire dalle 14 e fino alle 17, l’incontro si svolgerà invece a porte chiuse e sarà aperto ai soli membri aderenti all’Ucoii, per le delibere sui bilanci sociali ed economici annuali.

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Nei giorni scorsi Ramy Shehata e Adam El Hamami hanno ricevuto la cittadinanza italiana per l'eroico gesto a bordo dell'autobus. Una decisione, quella del governo, inaspettata dal momento che a lungo Matteo Salvini si era detto contrario adducendo a presunte verifiche da effettuare su un parente di Ramy. Al ministro il tredicenne aveva replicato con grande decisione: "Voglio diventare italiano, sono nato qua. Volevo vedere cosa sarebbe successo a Salvini se tutti fossero morti. Tutti sarebbero andati contro di lui. Se tutti lo ringraziano è grazie a me".  Sulla cittadinanza "Salvini all'inizio ha detto sì, poi no. Di Maio vuole darmela, quindi mi fido Di Maio".

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