Ammazza un cane a fucilate e lo getta in un burrone: arrestato per uccisione di animale

Antonio Totino, disoccupato di 55 anni, è stato arrestato dai carabinieri a Marina di Gioiosa Jonica per aver ammazzato a fucilate un cucciolo di spinone e poi averlo gettato un dirupo, ancora vivo. È accaduto nella cittadina calabrese dove i militari hanno dato esecuzione a un provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Locri su richiesta della Procura per uccisione di animale, detenzione e porto di arma da fuoco (il fucile con cui ha commesso il crimine).

I militari hanno avviato le indagini a seguito della denuncia di un'imprenditrice di Marina di Gioiosa Jonica che aveva per l'uccisione del suo cagnolino, un meticcio di spinone di taglia media, la cui carcassa era stata trovata al fondo di un dirupo con evidenti segni di sevizie. L'animale, in particolare, era legato con una corda alla zampa e aveva segni di trascinamento e ferite di arma da fuoco. L'uomo avrebbe sparato al cagnolino e agonizzante lo avrebbe gettato nel burrone. Vicino all'abitazione di Totino, a Marina di Gioiosa Jonica, i militari hanno trovato un fucile artigianale nascosto nella vegetazione sul quale saranno svolti accertamenti. Presumibilmente si tratta dell'arma con cui ha commesso il barbaro crimine. L'uccisione di animali è un crimine normato nel diritto penale, dove corrisponde al reato dall'art. 544-bis del Codice penale in virù del quale: "Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni".