Amici da tutto il mondo per il funerale di Giulio: “Eri un combattente”
"Grazie Giulio, per avermi insegnato tante cose. Resta nel mio cuore l' energia del tuo pensiero. Il tuo pensiero, per amare, comprendere, costruire tolleranza. Con affetto, la mamma". Questo il messaggio della mamma di Regeni, letto sull'altare da un amico di Giulio davanti a un migliaio di persone che hanno gremito la palestra di Fiumicello dove si sono svolti i funerali di Giulio Regeni. Nel corso dell'omelia il parroco Don Luigi Fontanot ha fatto riferimento ad una fotografia appesa al cancelletto del battistero in cui è stato scritto "Non è giusto. Senza giustizia non si può costruire la pace. Giulio – ha aggiunto – diceva ai suoi ragazzi di impegnarsi proprio per questi obiettivi di giustizia". Poi, parlando del giovane ricercatore, la cui bara è di legno chiaro, semplice, coperta da un cuscino di fiori bianchi, il parroco ha affermato che "Giulio è una persona speciale, con gioia ed entusiasmo di vivere, con la voglia di conoscere le cose fino in fondo. E così deve essere per tutti i ragazzi un esempio di vita".
Tra gli interventi anche quello del preside dell'Università di Cambridge, arrivato all'ultimo momento con una delegazione inglese: "Giulio era uno studente meraviglioso che conosceva profondamente l'Egitto. Noi tutti ricordiamo il suo sorriso: indegna la fine che ha fatto". "Abbiamo avuto tante lunghe discussioni – aggiunge una sua insegnante inglese – . Era molto passionale e il suo lavoro era guidato da una genuina compassione verso le persone di cui si occupava. Era un vero cittadino del mondo e un difensore dei diritti di tutte le persone. Mi parlava sempre della sua famiglia. Era molto serio".
"Non sempre sapevamo dov'eri, ma sapevamo che eri felice in giro per il mondo. E quando tornavi avevi sempre delle avventure fantastiche da raccontare. Il tuo sacrificio non deve essere vano. Eri un guerriero e noi combatteremo per te". Queste le commoventi parole di un amico di Giulio dal semplice altare allestito in palestra.
Dopo la funzione religiosa, il corteo funebre con in testa la famiglia di Giulio, ha raggiunto il cimitero di Fiumicello dove la salma verrà tumulata.
Poche le corone e i cuscini di fiori, tra i quali quello dell'Ambasciata d'Italia e dell'Università di Cambridge. Un coro ha intonato alcuni inni. All'esterno della palestra almeno altrettante persone seguono la funzione dai maxi schermi. A Fiumicello tutti gli esercizi pubblici sono chiusi per lutto cittadino ad esclusione di bar e ristoranti, aperti proprio per servire da bere e mangiare per gli ospiti e i giornalisti venuti da fuori. Una ventina sarebbero gli amici di Giulio giunti tra ieri e oggi a Fiumicello. Molti di questi si sono trattenuti in un bar della piazza e poi hanno raggiunto la casa della famiglia Regeni prima dell'inizio della cerimonia. Tra le personalità presenti il presidente della Commissione Esteri del Senato Pierferdinando Casini e la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani.
Tra i presenti anche il pm Sergio Colaiocco. Il magistrato che indaga sul delitto approfitterà della circostanza per acquisire le testimonianze di amici e conoscenti del ricercatore universitario ucciso in Egitto. Ieri il magistrato ha sentito tre colleghi di Regeni, i quali hanno riferito dei timori del giovane dopo essere stato fotografato da uno sconosciuto all'assemblea di un sindacato indipendente.
Gli amici di Giulio hanno circondato i genitori in un cordone protettivo. Tra loro anche un amico di Cambridge che vuole mantenere l'anonimato: "Siamo qui per un ultimo saluto". L'omelia, del parroco del paese e del frate copto che lo ha benedetto in Egitto, che è trasmessa dagli altoparlanti anche in inglese per i conoscenti stranieri del giovane, arrivati apposta per le esequie.
La famiglia non ha voluto telecamere né macchine fotografiche e ha rifiutato le corone di Stato. Il sindaco sarà presente senza fascia tricolore.