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Amatrice: il sindaco che non risponde sui certificati e querela le vignette

Dice Raffaele Cantone che sul crollo della scuola di Amatrice non tornano alcune cose sull’operato comunale, ma il sindaco Pirozzi si preoccupa di correre a querelare le vignette di Charlie Hebdo. Esattamente, quando abbiamo deciso di farne un eroe nazionale?
A cura di Giulio Cavalli
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Mi devo essere perso il passaggio in cui abbiamo deciso di fare del sindaco di Amatrice un eroe nazionale. Posso capire la commozione istantanea per la sofferenza umana di un sindaco che è anche cittadino tra i cittadini  in mezzo alle macerie, contando le vittime. Ma Sergio Pirozzi, piaccia o no, è il sindaco e quindi l'amministratore della città e forse per questo dovrebbe informare, dare risposte e raccontare gli eventi. Diceva Enzo Biagi nel suo libro ‘Senza dire arrivederci’ (1985) che "i terremoti e le alluvioni sono sempre favorevoli circostanze per dimostrare, nella generale sventura, il coraggio e la bontà dei potenti" e anche Amatrice non ha fatto eccezione: tutti buoni, tutti belli, tutti commossi. E se le case cadono è colpa della storia, della natura, del territorio. E il resto?

Partiamo con calma: il sindaco Pirozzi fu quello che mentre ancora non si era appoggiata del tutto la polvere per il terremoto si disse pronto a "querelare tutti quelli che metteranno in dubbio" il suo "operato come sindaco". Non un buon inizio per chi punta a entrare nei cuori del Paese a favore di telecamere. E quando qualcuno scoprì che la scuola (edificio pubblico, sotto la responsabilità del sindaco) era stata risistemata da poco lo stesso Pirozzi si affrettò a spiegare che l'amministrazione comunale aveva fatto tutto il necessario e addirittura ventilò la possibilità di costituirsi parte civile per il crollo. C'è un passaggio di un'intervista del sindaco a un giornalista de Il Corriere della Sera (è il primo settembre) che risulta illuminante:

Siamo all'ottavo giorno dal sisma, può iniziare a spiegare? La ristrutturazione della scuola, nel 2012, era antisismica o no?
"No".

All'inaugurazione lei la vendette come tale: "Si è provveduto alla fasciatura di tutti i pilastri con fibre di carbonio, il rinforzo tradizionale dei pilastri centrali, la messa in sicurezza delle tamponature esterne e delle tramezzature interne".
"Non l'ho detto".

Ci sono le cronache, 13 settembre 2012.
"Le inquadro la situazione perché a me devono dare l'Oscar, altroché contestazioni. Nella primavera del 2009, dopo il terremoto dell'Aquila, prendo la macchina e vado dalla Protezione civile del posto. Ho timori per la mia scuola, chiedo che cosa devo fare. Torno ad Amatrice e decido di affidare uno studio a una società privata. Non chiedo soldi a nessuno, li tiro fuori dal bilancio del Comune. Non ho un euro, c'è il patto di stabilità, ma trovo il denaro e pago uno studio ingegneristico e geologico. Lì dentro leggerò che la scuola può reggere a un sisma di grado X. Tenuta strutturale, torsione dei muri. Non sono un tecnico, ma le conclusioni sono quelle: si può stare tranquilli".

Gli avremmo dovuto dare l'Oscar, dice. Lui. E invece Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità Anticorruzione, la pensa molto diversamente. Secondo un rapporto di otto pagine consegnato all'ANAC dalla Guardia di Finanza tre la anomalie della ristrutturazione della scuola "Romolo0 Caprinica" di amatrice ci sarebbe una ditta (la Edil Qualità) non a norma con le certificazioni e, sopratutto, si viene a sapere che l'azienda non aveva eseguito i lavori di adeguamento sismico perché il Comune (pensa te) non li avrebbe effettivamente richiesti.

Il titolare dell'azienda che si occupò della sistemazione della scuola è chiaro: «Attenzione, l'appalto era per il miglioramento antisismico, non per l'adeguamento, e tra le due opere c'è una differenza abissale», dice. E su questo punto il prolifico sindaco della città si è eclissato. Niente risposte, niente minacce di querela. Niente.

Solo oggi Pirozzi ribalza alle cronache per aver pensato bene di querelare le vignette di Charlie Hebdo (su cui tanto si è scritto, non è questo il punto): il Comune ha pensato bene di depositare una denuncia alla Procura di Rieti ritenendo prioritario intentare una causa al settimanale francese. E con questa mossa Pirozzi riesce a compiere due sbagli contemporaneamente: legittima Charlie Hebdo come problema nazionale concedendogli autorità internazionale e, allo stesso tempo, dimostra di avere avuto il tempo anche per dare risposte più concrete sulle responsabilità amministrative, pur non ritenendole più prioritarie delle questioni di satira. Il sindaco che non risponde sull'operato comunale ma querela le vignette: esattamente, quando abbiamo deciso di farne un eroe?

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Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Collaboro dal 2013 con Fanpage.it, curando le rubriche "Le uova nel paniere" e "L'eroe del giorno" e realizzando il format video "RadioMafiopoli". Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.
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