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L'omicidio Meredith Kercher

Amanda vuole pregare sulla tomba di Meredith. La sorella: “No, stia lontana da noi”

La ragazza americana, definitivamente assolta dalla giustizia italiana per l’omicidio di Meredith Kercher, ha espresso un desiderio: pregare sulla tomba dell’amica inglese. Ma la sorella della vittima ha risposto seccamente: “No, vogliamo che ora riposi in pace”.
A cura di Biagio Chiariello
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La famiglia di Meredith Kercher, la studentessa inglese brutalmente assassinata a Perugia nella notte del 1° novembre 2007, ha intimato ad Amanda Knox, assolta in via definitiva dalla Cassazione italiana, di non avvicinarsi alla tomba della giovane. Stephanie Kercher, in un’intervista a La Nazione, ha chiesto che a sua sorella "quantomeno sia lasciato il diritto di riposare in pace". Meredith era stata rinvenuta e nuda e con la gola tagliata nella casa che divideva con la studentessa americana in Via della Pergola a Perugia otto anni fa. La Knox e il suo ex fidanzato Raffaele Sollecito sono stati in carcere per quattro anni, prima di essere prosciolti in appello nel 2011, e assolti definitivamente nel marzo di quest'anno. La scorsa settimana la Cassazione ha pubblicato i motivi della loro assoluzione, parlando di “clamorosi errori nell’inchiesta”.

Dopo la sentenza dei giudici della Suprema Corte, Stephanie Kercher ha detto di aver visto “rinnovato il dolore della sua famiglia” nello scoprire che non ci sarà alcuna giustizia per la sorella uccisa. “Siamo una famiglia distrutta dal dolore che sta cercando di trovare un modo per andare avanti e ricordare Meredith” ha detto la ragazza. “La cosa più dura da sopportare è non avere nessuna conclusione, non aver messo un punto definitivo a questa tragedia” dice Stephanie, che poi fa capire chiaramente come la sua famiglia non voglia più avere niente a che fare con Amanda e Raffaele.

La sorella di Meredith chiude anche la porta all’eventualità di una visita alla tomba della giovane uccisa: “Avevo già richiesto che date le circostanze della situazione loro due non debbano visitare la tomba di Meredith e di questo sono ancora convinta. Per noi è un posto dove ritrovarci e ricordare i momenti felici che abbiamo passato insieme con lei. Andare contro i nostri desideri personali è irrispettoso e inaccettabile. Meredith dovrebbe avere il diritto almeno di riposare in pace finalmente”.  Dopo varie e contraddittorie sentenze la giustizia italiana ha condannato solo Rudy Guede. “La Cassazione ripete che per le modalità del crimine, non poteva essere solo, resta da identificare colui o coloro, che hanno partecipato…” chiosa Stephanie.

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