Amanda Knox: “Trattata da puttana ma non odio l’Italia, ai miei figli parlerò in italiano”
"Da voi mi hanno screditato e trattato come fossi una puttana ma non ho rancori contro il Paese e non odio l’Italia". A parlare è Amanda Knox, l'ex studentessa statunitense processata, condannata e poi assolta a Perugia, con il fidanzato di allora Raffaele Sollecito, per l'omicidio di Meredith Kercher, all'epoca sua compagna di stanza. "Sono stata screditata attraverso quegli stereotipi sessisti che dividono le donne in normali e pervertite, in vergini e puttane", ha dichiarato Amanda in una intervista esclusiva al settimanale Oggi che giovedì è uscito in edicola. L'occasione per ritornare a parlare della sua vicenda nel nostro Paese, il suo debutto sulla piattaforma Facebook Watch come intervistatrice "di donne a cui è stata distrutta la reputazione come accadde a me".
"Non avevo realizzato che il dipingermi come ‘Foxy Knoxy' fosse un argomento fortissimo, perché rappresentava le paure e le fantasie della gente" ha ricordato Amanda che dopo l'assoluzione e la scarcerazione è andata via dall'Italia senza farvi più ritorno. Nessun rancore per l'Italia, però tiene a sottolineare. "Il mio fidanzato Chris sta studiando l’italiano perché vogliamo parlare in italiano ai figli che verranno, condividere con loro tutto ciò che amiamo della lingua e della cultura italiane" ha rivelato infatti la Knox, aggiungendo: "Molta gente pensa che io odi l’Italia per tutto quello che ci ho passato, ma non è vero".
Al contrario, Amanda ha spiegato di provare "rabbia nei confronti del pm Giuliano Mignini", che ha sostenuto l'accusa nel processo a suo carico, e nei confronti di "molti giornalisti" per come l'hanno dipinta durante la vicenda. "A Mignini direi: Hai sbagliato su di me. Non puoi farci nulla ora, ma te ne puoi ricordare quando giudicherai qualcun altro: sei fallibile, puoi sbagliare. Hai pensato di aver visto il peggio di me, ma è vero il contrario: sono io che ho visto il peggio di te", ha spiegato la Knox,concludendo: "Tengo sempre a mente però che sono persone, persone vere, che sono imperfette e che fanno degli errori…."