Amanda Knox tornerà in Italia per il nuovo processo per calunnia: “Dopo tanti anni sono pronta”
Amanda Knox è pronta a tornare in Italia tra poco più di un mese per affrontare il nuovo processo per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba. Il nuovo procedimento a carico della statunitense, a lungo imputata e poi assolta nel processo per l'omicidio di Meredith Kercher, si aprirà infatti il 10 aprile prossimo davanti ai giudici del Tribunale di Firenze.
La data del nuovo processo è stata fissata dopo che la Corte di Cassazione nell'ottobre scorso ha accolto in parte il ricorso con il quale Amanda aveva chiesto di poter essere assolta anche dall’accusa minore per cui era imputata nel processo per l'omicidio di Meredith Kercher.
"Non ho paura di tornare in Italia per difendermi, a 20 anni ero impreparata ma dopo tutti questi anni sono pronta" ha dichiarato Amanda Knox che oggi ha 36 anni ed madre di due figli. La donna che vive a Seattle, sicuramente parteciperà a qualcuna delle udienze anche se per ora ovviamente non vi è una data certa per il suo arrivo in Italia. "Voglio che i miei figli capiscano cosa significa lottare per la verità" ha sottolineato la 36enne che da tempo chiede di essere assolta anche dall'accusa minore.
Amanda fu definitivamente riconosciuta estranea all'omicidio della sua ex coinquilina a Perugia ma fu condannata in via definitiva a tre anni per l’accusa di calunnia nei confronti dell’uomo che avrebbe accusato durante un interrogatorio nel corso delle indagini. L'ex studentessa universitaria in Italia ai tempi dei fatti ha sempre rigettato questa ricostruzione.
Alla luce della decisione a lei favorevole della Corte europea dei diritti dell'uomo, che aveva riconosciuto la violazione del diritto di difesa di Knox, come la mancanza di un interprete e di un avvocato durante l'interrogatorio, la donna ha chiesto l'assoluzione che però si è trasformata in un nuovo processo. A suo dire, Amanda non voleva accusare Patrick Lumumba ma sarebbe stata male interpretata.
Amanda Knox comunque non potrà subire una condanna più pesante dei tre anni che le sono stati inflitti per la calunnia e già scontati con i quasi quattro passati in cella per l'accusa principale di omicidio.
"Adesso vuole fare un nuovo processo e chissà magari pretendere dei soldi dallo Stato italiano e io sono rimasto senza niente" ha commentato invece Patrick Lumumba i cui legali hanno affermato: "Il mio cliente non ha mai ricevuto le scuse della Knox né il danno che gli è stato riconosciuto. Di conseguenza è stato costretto a lasciare l'Italia e stabilirsi altrove e ora dovrà affrontare nuovamente l'intero iter legale".