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L'omicidio Meredith Kercher

Amanda Knox, Sollecito e l’omicidio Meredith: le tappe della vicenda

Meredith Kercher, studentessa inglese di 22 anni in Italia col progetto Erasmus, venne uccisa a Perugia la notte del primo novembre del 2007. La vicenda giudiziaria legata a questo delitto è una delle più controverse degli ultimi anni.
A cura di Susanna Picone
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È una delle vicende giudiziarie più controverse degli ultimi anni quella legata all’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese che la notte del primo novembre 2007 è stata uccisa con una coltellata alla gola nella casa in cui viveva a Perugia, dove era arrivata con il progetto Erasmus. Meredith aveva 22 anni e nell’appartamento di via della Pergola a Perugia viveva con altre studentesse tra cui l’americana Amanda Knox. Quest’ultima, 20enne di Seattle che all’epoca dei fatti aveva una relazione con il 24enne pugliese Raffaele Sollecito, è diventata sin da subito una della “protagoniste” della vicenda.

I protagonisti del delitto di Perugia

Il caso sembrava già chiuso pochi giorni dopo il delitto, quando furono arrestati i due fidanzatini (tracce del dna di Meredith e Amanda vennero rilevate su un coltello da cucina sequestrato a casa di Sollecito) e Patrick Lumumba, 38enne titolare di un bar dove Amanda lavorava saltuariamente. Il congolese Lumumba era stato accusato dalla studentessa americana di essere l’assassino di Meredith, ma fu rilasciato poco dopo in quanto assolutamente estraneo ai fatti. Il successivo arresto per il delitto di Perugia è stato quello del 21enne ivoriano Rudy Hermann Guede. Il 20 novembre 2007 Guede fu bloccato dalla polizia in Germania dopo che gli investigatori palmari individuarono l'impronta di una sua mano insanguinata su un cuscino accanto al cadavere della studentessa inglese e a diverse tracce di dna in casa.

Amanda Knox e Raffaele Sollecito condannati in primo grado

Il 19 giugno dell’anno successivo i pm Giuliano Mignini e Manuela Comodi depositano l'atto di chiusura indagini: per loro Meredith Kercher fu uccisa da Knox, Sollecito e Guede per futili motivi. Dei tre Rudy Guede è stato processato con rito abbreviato e poi condannato, in via definitiva, a 16 anni di reclusione. Il dibattimento per Sollecito e la Knox inizia invece il 18 gennaio del 2009: la prima sentenza per i due ex fidanzati di Perugia arriva il 5 dicembre dello stesso anno. La Corte d'Assise di Perugia, escludendo le aggravanti, condanna Amanda Knox a 26 anni di carcere e Raffaele Sollecito a 25. I giudici scriveranno che Amanda e Raffaele hanno ucciso Meredith spinti da un movente “erotico, sessuale, violento”. Sempre secondo i giudici Guede “concorse pienamente” al delitto.

Amanda Knox e Raffaele Sollecito assolti in appello

Il secondo processo per Amanda e Raffaele si apre il 24 novembre 2010: la Corte d'Assise d'Appello di Perugia accoglie la richiesta delle difese per una nuova perizia del dna presente sul coltello considerato l'arma del delitto e sul gancetto del reggiseno della vittima. Gli accertamenti tecnici, diranno sei mesi dopo i consulenti della Corte, “non sono attendibili”. L’assoluzione per la Knox e Sollecito arriva il 3 ottobre del 2011: la Corte d’Assise d’Appello assolve i due imputati “per non avere commesso il fatto” e ne dispone la scarcerazione. Secondo i giudici di secondo grado i mattoni su cui si è basata la prima condanna sono venuti meno: c'è una “insussistenza materiale” degli indizi, dalle tracce di dna all'arma del delitto. Amanda esce dal carcere e vola subito in America: non tornerà più in Italia.

Il processo bis a Firenze e la nuova condanna

Il 25 marzo del 2013 il processo per l’omicidio di Meredith Kercher approda per la prima volta in Cassazione: il pg chiede l'annullamento della sentenza di assoluzione, definita un “raro concentrato di violazioni di legge e di illogicità”. Ed è quello che faranno i giudici: il 26 marzo del 2013 viene annullata la sentenza di secondo grado e i giudici rinviano alla Corte d'Appello di Firenze per un nuovo processo che si apre il 30 settembre del 2013. Quattro mesi dopo, il 30 gennaio del 2014, la Corte d'Assise d'Appello di Firenze condanna a 28 anni e sei mesi e 25 anni la Knox (che ha seguito il processo dagli Usa) e Sollecito per il quale viene anche disposto il divieto di espatrio. Secondo la ricostruzione dei giudici toscani, Meredith Kercher venne uccisa in una “progressiva aggressività” innescata da una lite scoppiata nella casa di via della Pergola. Per la Corte fu proprio Amanda a colpire mortalmente alla gola la studentessa inglese con un coltello da cucina poi sequestrato nella casa di Sollecito che a sua volta – sempre in base alla motivazione del collegio di Firenze – ne impugnava uno più piccolo e mai individuato. Aggressione alla quale prese parte anche Guede.

Il processo Meredith per la seconda volta in Cassazione

Contro le condanne hanno fatto ricorso i legali dei due imputati: Giulia Bongiorno e Luca Maori, che difendono Sollecito, hanno evidenziato “sviste, lapsus ed errori grossolani”. Con loro anche i legali di Amanda Knox, Carlo Dalla Vedova e Luciano Ghirga, chiedono l'annullamento della sentenza di condanna. Il processo per l’omicidio di Meredith Kercher approda dunque per la seconda volta, il 25 marzo del 2015, in Cassazione.

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