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L'omicidio Meredith Kercher

Amanda Knox e l’omicidio di Meredith Kercher nel suo nuovo libro: “Ero intrappolata in quella storia”

Amanda Knox lancia il suo nuovo libro in cui ricorda gli anni del carcere in Italia dopo il delitto di Perugia e la successiva reintegrazione nella società: “Quando la mia compagna di stanza, Meredith, è stata brutalmente violentata e assassinata, avrei dovuto essere una nota a piè di pagina nella sua tragica storia”.
A cura di Ida Artiaco
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"Quando la mia compagna di stanza, Meredith, è stata brutalmente violentata e assassinata, avrei dovuto essere una nota a piè di pagina nella sua tragica storia". A parlare è Amanda Knox che in una dichiarazione condivisa col magazine People ha annunciato l'uscita a marzo del prossimo anno del suo nuovo libro intitolato "Free", nel quale ricorda le esperienze legate al delitto di Perugia, consumatosi nel novembre del 2007, per il quale venne prima accusata, insieme al fidanzato dell'epoca, Raffaele Sollecito, e poi assolta al termine di una complicata vicenda giudiziaria durata più di 4 anni.

Knox, oltre a parlare dei suoi anni in carcere, spiegherà nel libro, che arriva dopo "Waiting to Be Heard" del 2013, il processo di reintegrazione nella società e proporrà – come si legge in un post su X pubblicato dalla stessa Konx – anche "storie mai raccontate", come il suo ritorno in Italia e la relazione con l'uomo che l'ha mandata in prigione (probabilmente l'ex pm Giuliano Mignini che ha successivamente incontrato).

"A 20 anni sono stata accusata di un crimine orribile – si legge nella dichiarazione condivisa con People – con cui non avevo nulla a che fare e catapultata nell'infamia internazionale. Dopo essere stata scagionata, mi sono trovata di fronte a una domanda impossibile: e ora? Non avrei mai potuto tornare a essere una studentessa universitaria anonima. Ero la ragazza accusata di omicidio. Ero intrappolata in quella storia. Non mi sentivo libera. Ci ho messo più di un decennio, ma ho imparato lentamente a dare un senso alla mia sfortuna. Ho creato la mia libertà". E poi ancora: "Si dice che il dolore è inevitabile, ma che la sofferenza è una scelta. Free è una guida per fare quella scelta e far sì che quella scelta conti, nella mia vita e nella vostra. Perché le mie circostanze possono essere straordinarie, ma le sfide che ho affrontato sono universali".

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