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Alunno disabile trovato semicosciente nel bagno della scuola: la maestra gli avrebbe dato barbiturici

L’episodio a Palermo, l’alunno di 9 anni è stato trovato semicosciente ma per fortuna le sue condizioni di salute migliorano. L’insegnante di sostegno, una 48enne, è stata momentaneamente sospesa. In corso le indagini.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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Una insegnante avrebbe dato dei barbiturici a un alunno disabile di 9 anni, costretto poi al ricovero in ospedale. La vicenda risale a venerdì scorso e arriva da Palermo, teatro dei fatti un istituto comprensivo del capoluogo siciliano.

Lo studente è stato trovato semicosciente dai sanitari del 118 ed è attualmente ricoverato all'ospedale dei Bambini in neuropsichiatria: fortunatamente, grazie alle cure dei medici, le sue condizioni vanno decisamente migliorando.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’insegnante di sostegno – si tratta di una 48enne del posto – potrebbe aver costretto il piccolo ad assumere un barbiturico, probabilmente per sedarlo. L'insegnante – in particolare – secondo alcune indiscrezioni sarebbe stata trovata in bagno insieme all'alunno e pare gli abbia fatto ingerire dei tranquillanti.

A dare l’allarme sarebbe stato lo stesso personale della scuola – qualcuno si è insospettito perché maestra e alunno non rientravano dal bagno – ma sulla esatta ricostruzione dei fatti sono molti gli aspetti ancora da chiarire.

Sull’accaduto sono in corso le indagini degli agenti della squadra mobile, che hanno sentito sia il personale della scuola palermitana il giorno dell’accaduto sia la preside e i docenti della classe. Anche l’insegnante di sostegno è stata ascoltata dalla polizia.

Nel frattempo il direttore scolastico regionale sta valutando i provvedimenti nei confronti dell'insegnante di sostegno. La dirigente scolastica, a quanto si apprende, ha già disposto la sospensione temporanea della docente.

Secondo quanto riferito da Repubblica – secondo cui nelle urine e nel sangue del bambino i medici hanno trovato tracce del potente tranquillante in una concentrazione tale da portarlo alla semi incoscienza – i genitori avrebbero escluso che il figlio seguisse una terapia con barbiturici o sedativi.

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