Alunna in ospedale per il freddo a Palermo, i genitori dei bimbi: “Scene che non vorremmo rivedere”
Soccorsa dal 118 a causa di una sospetta ipotermia. È successo ad una bambina di 10 anni, che frequenta la scuola elementare Emanuela Loi del plesso scolastico Boccadifalco-Tomasi di Lampedusa, nel quartiere Passo di Rigano a Palermo. I sanitari del 118 giunti sono arrivati a scuola dopo essere stati avvertiti dall'insegnante. Trasportata al pronto soccorso pediatrico è stata visitata e in seguito dimessa dall’ospedale. I riscaldamenti infatti, non funzionano nonostante da tempo la stessa scuola abbia segnalato al Comune la necessità di intervenire.
Quanto accaduto viene raccontato in una circolare emanata dalla preside Rosaria Corona, sentita anche successivamente da Fanpage.it: "Una bambina della classe quinta, a seguito di malore ed evidente tremore e intorpidimento delle gambe durante il normale svolgimento delle attività didattiche, è stata condotta in ospedale dagli operatori del 118, tempestivamente chiamati, e il genitore riferisce che i medici abbiano appurato che si sia trattato di ipotermia". L'impianto di riscaldamento è inutilizzabile, perché disattivato dopo il sopralluogo di AMG Gas. "Questo mette in grave pericolo la salute degli studenti e delle studentesse che in queste giornate invernali sono costretti a trascorrere ore a scuola con temperature non adeguate – si legge ancora nella circolare della dirigente scolastica -. C'è il rischio, inoltre, che la costante fuoriuscita di acqua possa irrimediabilmente danneggiare le fondazioni dell’edificio".
La vicenda ha avuto ampio risalto mediatico tanto che lo stesso sindaco di Palermo Roberto Lagalla che si è impegnato a provvedere subito alla riparazione del guasto. "La situazione delle scuole è nota. Ha accumulato ritardi di manutenzione e, quindi, con problemi gestionali non banali che l'Amministrazione sta provvedendo a risolvere, sia erogando direttamente somme a favore degli istituti scolastici, sia nell'ambito di un accordo quadro che, a seguito dell'approvazione del bilancio, questa Amministrazione, è stata in grado di avviare". E in effetti stamattina all’esterno della scuola, poco dopo il suono della campanella, è intervenuta una ditta privata per verificare come intervenire dato che le tubazioni danneggiate si trovano all’interno di un cavedio difficile da raggiungere e per questo si è rimandato per mesi l’intervento. "Lo denunciamo da mesi le condizioni di questa scuola", racconta una mamma. I miei figli sono costretti a stare con le finestre aperte a causa delle norme Covid ma si portano dietro guanti, cappellino e giubbotto”.
A scuola intanto, non c’è voglia di parlare, c’è chi va via velocemente e chi invece promette battaglia. "Se non fosse successo questo spiacevole episodio, racconta a Fanpage.it un’altra mamma, oggi non sarebbero arrivate le maestranze del Comune, doveva succedere qualcosa di grave perché si muovessero e la finissero con questo rimpallo di competenze”. “Mio figlio va in classe con la bimba che è stata ricoverata, vederla portata via in ambulanza a causa del freddo è stato spiacevole. Sono scene che non vorrei mai più rivedere", racconta un papà all’esterno della scuola. Intanto è stata diffusa questa nota da Aristide Tamajo, assessore all'Istruzione all'Edilizia scolastica del Comune di Palermo:
Nella scuola primaria Emanuela Loi la situazione è stata riportata alla normalità. I tecnici dell’AMG Energia e gli operai della ditta privata affidataria hanno terminato i lavori, risolvendo il problema riguardante le fognature e mettendo in funzione l’impianto di riscaldamento. Lunedì mattina torneranno in via Dogali per verificare che tutto funzioni regolarmente