Alunna in ipotermia, la preside a Fanpage: “Lei tremava, qui i termosifoni sono rotti da un anno”
L'impianto di riscaldamento potrebbe essere riattivato nei prossimi giorni. Parola di Rosaria Corona, dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo di Palermo "Boccadifalco Tomasi di Lampedusa" al quale appartiene la scuola Emanuela Loi dove nei giorni scorsi un'alunna che frequenta la quinta elementare è andata in ipotermia per il freddo, tanto da necessitare un ricovero in ospedale.
Raggiunta da Fanpage.it, la preside della scuola primaria ha fatto sapere che questa mattina è stato effettuato un primo intervento da parte di una ditta privata, ma che il riscaldamento non è stato ancora riattivato: “Non ho parlato con i genitori della bambina e non ho avuto conferma che si sia trattato di un caso di ipotermia – spiega Rosaria Corona – ho visto la bimba tremare, e per questo abbiamo chiamato il 118. I problemi sono iniziati a gennaio dello scorso anno: i lavori da fare sono tantissimi: sia l'impianto termico che quello fognario hanno necessità di essere ripristinati, cosa che richiede tempo e soldi. E in questo solo il Comune può dare risposte”.
Cosa è successo nella sua scuola?
Innanzitutto mi preme sottolineare una cosa: ad oggi non abbiamo ricevuto alcun referto dell'ospedale che certifichi che si sia trattato di ipotermia. La bambina, e l'ho visto con i miei occhi, ha avuto un malessere, tremava, non stava bene. Da qui la decisione di allertare il 118: il personale sanitario ha poi deciso di trasportarla in ospedale per degli accertamenti.
Essendo dati sensibili che riguardano una studentessa non siamo tenuti ad avere informazioni sul suo stato di salute, quindi saranno i genitori a decidere se diffonderli o meno, ma ciò che posso dire è che la bambina ha avuto un malore ed è stata portata in ospedale.
I genitori della bambina cosa vi hanno detto?
Nulla. I rappresentanti dei genitori nel consiglio d'istituto hanno fatto sapere alla scuola che si è trattato di un caso di ipotermia, ed è quello che ho scritto nella nota che ho inviato agli organi competenti.
L'impianto di riscaldamento della scuola è stato aggiustato?
L'intervento è stato effettuato da una ditta privata che abbiamo contattato noi in quanto scuola, con i soldi che il comune ci ha affidato, perché i lavori sono di competenza comunale. Prima che potesse essere realizzato però è passato del tempo, perché il circuito termico che riscalda la scuola è in un vano che non è di facile accesso, quindi tutte le ditte chiamate a intervenire hanno sempre rifiutato.
È stato grazie all'aiuto di un genitore che sono riuscita a trovare una ditta specializzata nel settore che proprio oggi ha effettuato il lavoro con degli operatori specializzati. Di fatto è stato riparato solo un pezzo, ma i lavori da fare sono tantissimi. Diciamo che abbiamo tamponato per riattivare l'impianto di riscaldamento. Come ho scritto nelle mie note sia l'impianto termico che quello fognario hanno necessità di essere ripristinati, cosa che richiede tempo e soldi. E in questo solo il Comune può dare risposte.
Quindi l'impianto ha ripreso a funzionare?
Al momento no, la società da noi appaltata sta facendo ancora l'intervento ma siamo fiduciosi. Se nei prossimi giorni dovesse essere riattivato lo comunicherò in via ufficiale attraverso una nota come è giusto che sia.
Da quanto tempo si protrae questa situazione?
Per quel che riguarda il plesso interessato i primi problemi sono iniziati a gennaio dell'anno scorso, e da marzo abbiamo avuto la disattivazione della caldaia. Nel mio istituto comprensivo il plesso Tomasi di Lampedusa che è ubicato poco distante dalla scuola Emanuela Loi è senza riscaldamento da dieci anni. E parliamo di una scuola secondaria di primo grado, lì la caldaia è stata proprio disinstallata in quanto ritenuta fuori norma, perché vecchia, e il Comune non ha ancora ripristinato l'impianto. Il problema non è risolto.