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Altopascio, uccise un anziano con un pugno: confessò ma non fu creduto, l’arresto dopo 4 mesi

Il caso dell’omicidio del commerciante marchigiano Luigi Pulcini avvenuto la scorsa estate. Le autorità dopo quattro mesi hanno arrestato il 20enne Richard Balestra, spiegando come le indagini siano state condotte in un contesto sociale particolarmente complesso con alcuni testimoni (ora indagati) che si sono dimostrati reticenti.
A cura di Biagio Chiariello
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Richard Balestra, 20enne nomade di etnia sinti, deve rispondere di omicidio preterintenzionale aggravato da futili motivi. Il giovane è stato arrestato per l’omicidio di Altopascio (Lucca), avvenuto quest'estate, quando Luigi Pulcini, 75enne di Ascoli, fu picchiato mentre che era in vacanza nel luogo che frequentava da anni.

Era il 6 agosto e Balestra — forse intuendo che le telecamere di videosorveglianza avevano ripreso la sua fuga in macchina — andò dai carabinieri a confessare. Eppure non fu creduto.

Durante i primi giorni di indagini la sua versione dei fatti sarebbe risultata incongruente con quella fornita da alcuni testimoni "aggiungendo dettagli fuorvianti al fine di rendere le indagini complesse e non addivenire all'accertamento di una sua piena responsabilità". Gli inquirenti così avrebbero creduto che il giovane stesse coprendo il vero aggressore.

Ieri all'alba è scattato l'arresto. Altre 13 persone sono indagate per favoreggiamento per reticenza nei racconti alle autorità: secondo gli inquirenti avrebbero coperto la fuga di Balestra e, in qualche caso, depistato le indagini. Peraltro alcuni testimoni (tra gli indagati), conoscendo le pericolosità dei soggetti coinvolti, avrebbero mostrato una certa riluttanza nel collaborare.

La tragica fine di Luigi Pulcini aveva lasciato tutti sotto choc ad Altopiano. L’uomo ogni estate trascorreva un periodo di relax nella casa di Spianate, il paese di origine della madre della moglie. Quel 6 agosto Balestra l’aveva colpito con un pugno violentissimo sferrato al volto, causandone una rovinosa caduta all’indietro nella quale l’anziano si era fratturato fatalmente il cranio. L’ex commerciante, originario di Montemurlo, era deceduto dieci giorni dopo a Pisa senza mai riprendere conoscenza.

Il ragazzo aveva poi sostenuto che l'anziano aveva fatto un apprezzamento alla sua ragazza.

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