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Alto Adige, troppi operatori sanitari non si vogliono vaccinare: “Credono alle fake news”

Thomas Widmann, assessore alla Sanità della Provincia Autonoma di Bolzano: “Nelle Rsa molte collaboratrici, per lo più donne giovani, si stanno rifiutando di farsi vaccinare anche a causa delle fake news che circolano su Facebook; una di queste sostiene che il vaccino contro il Covid-19 potrebbe compromettere una gravidanza, ma naturalmente non è così”.
A cura di Davide Falcioni
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La vaccinazione degli anziani con più di ottant'anni in Alto Adige inizierà in anticipo rispetto al resto dell'Italia a causa dell'alto numero di sanitari che si stanno rifiutando di farsi somministrare la prima dose del siero anti Covid: a renderlo noto questa mattina in conferenza stampa a Bolzano l'assessore alla sanità della Provincia Autonoma, Thomas Widmann, secondo cui ci sarebbe un anomalo numero di "obiettori" proprio tra coloro che sono maggiormente esposti al rischio di contagio.

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Stando ai dati comunicati dal sito della Presidenza del Consiglio dedicato alla campagna di vaccinazione la Provincia di Bolzano è attualmente fanalino di coda in Italia nella somministrazione dei vaccini: a mezzanotte di oggi le dosi inoculate erano 6.078, meno del 30 per cento delle 20.620 ricevute. Quelle inoculate ai dipendenti delle Asl sono 5.062, un numero ancora troppo basso. Secondo Widmann, visto che non c'è abbastanza personale disposto a farsi vaccinare, in accordo con il Governo, nei prossimi giorni verranno anticipati gli over 80. L'obbiettivo è vaccinare entro la settimana il 60% delle dosi consegnate.

"Stiamo valutando diversi progetti per motivare gli operatori sanitari a vaccinarsi – ha spiegato questa mattina Thomas Widmann – Quello che abbiamo riscontrato nelle Rsa è che molte collaboratrici, per lo più donne giovani, si stanno rifiutando di farsi vaccinare anche a causa delle fake news che circolano su Facebook; una di queste sostiene che il vaccino contro il Covid-19 potrebbe compromettere una gravidanza, ma naturalmente non è così. Ci sono perplessità e pause, ma sono convinto che man mano che i loro colleghi si vaccineranno gli obiettori diminuiranno". L'assessore alla Sanità a aggiunto che "la cultura del vaccino, in Alto Adige ma anche a livello nazionale ed europeo, è molto bassa. È necessario intervenire con delle campagne informative sia per quanto riguarda il siero contro il coronavirus che per tutti gli altri".

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