Altino: dopo 30 anni di lavori, apre il nuovo museo. Ma solo per un giorno

Apre finalmente il Museo Archeologico Nazionale di Altino, ma lo fa solo per un giorno. Tuttavia è già un evento l’inaugurazione, prevista per oggi venerdì 12 dicembre a partire dalle ore 15.30, alla presenza del presidente della Regione Veneto Luca Zaia. E sì perché il museo più importante del Veneto e uno dei più importanti d’Italia, sono ormai da trent’anni che attende il completamento della sua nuova sede. Come scrive infatti Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera, “era il 1984 quando le autorità politiche e scientifiche si resero conto che il museo di due stanze accanto alla chiesa di Sant’Eliodoro era troppo piccolo per tutto il ben di Dio che emergeva dagli scavi nella campagna dove sorgeva l’antichissima città paleoveneta dedicata al dio Altnoi e ribattezzata dai romani Altinum”.
L’attuale Museo Archeologico di Altino – si su La Nuova Venezia – nacque nel 1960 su progetto dell’architetto Ferdinando Forlati, con il contributo del Conte Marcello e della Soprintendenza Archeologica di Venezia. Si tratta di un piccolo museo di due sale eretto insieme all’attigua Chiesa e al porticato. Fra l’area esterna e le due sale interne si possono ammirare circa 3000 reperti: sia frammenti architettonici provenienti dall’abitato, reperti lapidei e iscrizioni funerarie, sia corredi tombali, monete, vasi, vetri e resti di decorazioni musive pavimentali databili tra la fine del I e l'inizio del II secolo dopo Cristo. Ma la sede attuale è da tempo inadeguata per contenere i “tesori” archeologici di Altino. Il nuovo complesso architettonico, realizzato su un’area demaniale in località “La Fornace”, acquistata nel 1984 è basata sue due casoni agricoli ristrutturati e su tre nuovi corpi di fabbrica. Il progetto è stato elaborato dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto e curato dall’architetto Stefano Filippi.
Il direttore generale per i Beni culturali e paesaggistici del Veneto, Ugo Soragni, e il soprintendente per i Beni archeologici del Veneto, Vincenzo Tinè, sottolineando che ci sono voluti vent'anni solo per vedere conclusi i “complessi e articolati lavori di ristrutturazione e adeguamento funzionale del nuovo Museo archeologico nazionale di Altino”, a causa di lungaggini burocratiche, difficoltà finanziarie e imprevisti, come il rinvenimento di un santuario protostorico proprio nell'area di cantiere. Ma l'opera “rappresenta un notevole esempio di architettura museale contemporanea, con grandi spazi storici e strutture aggregate ex-novo, che permetteranno di creare un vero e proprio polo culturale a sostegno del grande progetto di ricerca e valorizzazione di una delle meglio conservate città romane del nostro paese”.