Alta velocità rallentata in direzione Roma, fino a quattro ore di ritardo: cosa è successo
È stata una domenica rovente per l'alta velocità italiana e per tanti cittadini in viaggio in treno su e giù per lo stivale, alcuni dei quali hanno passato dei momenti da incubo. Nel tardo pomeriggio è stata riportata la notizia di un Frecciarossa fermo per oltre due ore e mezza nella campagna dell'Umbria, all'altezza di Allerona, a causa di un guasto all'impianto elettrico. Il che significa passeggeri chiusi dentro, senza aria condizionata con le temperature roventi di giornata. Il treno era partito alle 10:10 da Milano, destinazione finale Salerno alle 16:06.
I passeggeri hanno raccontato all'Agi che nel treno è passato l'avviso di persone non autorizzate sui binari, per giustificare il lungo stop alle porte di Firenze. Un'ora e quaranta di ritardo, poi il treno è ripartito. In mezzo alla campagna umbra il nuovo stop dalle 14:35, e la cosa si fa seria: "C'è un problema al pantografo", dice un addetto. Passano le ore e le persone a bordo cominciano a sentirsi male a causa del caldo.
Arriva un avviso: per un problema tecnico verrà effettuato un trasbordo, il nuovo treno arriverà alle 17:10 da Roma. Si passa dalle scalette che collegano le carrozze di testa e di coda del treno, grazie all'aiuto delle forze dell'ordine di Orvieto arrivate sul posto.
Alla fine di questa giornata da incubo per centinaia di persone, tra cui anche molti stranieri e una donna incinta, è arrivato un comunicato di Rfi: le operazioni di soccorso sono terminate, ma molti altri treni hanno accumulato un inevitabile ritardo nella tratta che va da Firenze a Roma. Si arriva fino a 4 ore e mezza di ritardo per il treno FR 9587 da Torino Porta Nuova a Reggio Calabria Centrale. E poi il FR 9527 da Milano Centrale a Salerno ha superato le due ore. Ritardi di oltre un'ora anche per FR 9425 Venezia Santa Lucia-Napoli Centrale, FR 9643 Milano Centrale-Napoli Centrale e FR 8576 Roma Termini-Genova Piazza Principe.